Dopo la sfuriata avvenuta a Melbourne, per Kimi Raikkonen si aprono due scenari per il prosieguo della sua stagione in Ferrari
La situazione tra la Ferrari e Kimi Raikkonen è al momento tutt’altro che idilliaca, i fatti di Melbourne hanno di certo incrinato qualcosa tra il team e il pilota finlandese, sentitosi tradito dalla scuderia nel corso del Gp d’Australia. Un atteggiamento, quello tenuto dagli uomini del muretto, che non è piaciuto ad ‘Iceman’, arrabbiatosi pesantemente durante un team radio con il proprio ingegnere di pista per non avergli comunicato il cambio di strategia di Sebastian Vettel. Una situazione che apre adesso due scenari particolari davanti a Raikkonen, le cui decisioni potrebbero cambiare drasticamente la stagione della Ferrari.
Ipotesi positiva
Nonostante il comportamento degli uomini in rosso tenuto nei suoi confronti durante il Gp d’Australia, Kimi Raikkonen potrebbe passarci sopra, continuando a seguire le indicazioni del team rispettando l’interesse collettivo della squadra che, investendo centinaia di milioni, puntano a vincere il titolo Costruttori rispetto a quello Piloti. Inoltre, il rapporto di amicizia che lega Vettel a Kimi è un altro elemento da considerare in un contesto… positivo, dal momento che il finlandese non farebbe mai uno sgarbo al proprio compagno di squadra, che non ha mai perso occasione per spingere verso la conferma di Raikkonen a dispetto di prestazioni non esaltanti. E da questo potrebbe anche dipendere il rinnovo contrattuale per il 2019.
Ipotesi negativa
Nel caso in cui dovessero ripetersi situazioni come quelle di Melbourne, lo stato d’animo di Raikkonen potrebbe trasformarsi da ribellione a frustrazione, perdendo quello smalto e quella concentrazione dimostrata in queste settimane. Si tratterebbe di un errore madornale commesso dalla Ferrari che, con un pilota in queste condizioni, potrebbe davvero giocare a due punte per tutta la stagione provando a centrare entrambi i titoli mondiali in palio. Raikkonen dovrà comportarsi, al solito, da gregario anteponendo gli interessi del team a quelli personali. Tornare a vincere dopo cinque anni di digiuno resta il suo obiettivo, che resta comunque in secondo piano rispetto a quello della squadra: vero Arrivabene?
