Kimi Raikkonen ha concetto un’intervista al magazine di F1 Racing di aprile, svelando alcuni retroscena della sua carriera e della sua persona
Un Gp d’Australia da dimenticare per quanto accaduto col muretto box e una gara in Bahrain da affrontare con il piglio giusto, dimostrando di essere in uno straordinario momento di forma. Kimi Raikkonen è senza dubbio l’uomo del momento, il pilota che ha fatto discutere in queste settimane caratterizzate dagli strascichi di quanto accaduto a Melbourne. Il pilota finlandese però si è concesso un’intervista al magazine F1 Racing di aprile, svelando alcuni aneddoti curiosi di se stesso e della propria carriera:
Non ho mai avuto un vero e proprio eroe da bambino, anche se ho scoperto James Hunt a otto o nove anni. Certo, ho tifato per Keke Rosberg, Mika Hakkinen, Mika Salo e JJ Letho, ma non ho avuto un vero e proprio eroe. Il titolo del 2007? È stato tanto tempo fa. Ovviamente è stata una giornata grandiosa, ma non solo quella, in generale è stato un grande anno. Ci sono stati momenti fantastici ed altri non troppo buoni, ma alla fine è andato tutto bene e ne sono molto felice. Ma non ci ho ripensato mai più di tanto. E pensarci non cambierà la mia vita attuale. Non c’è un motivo preciso che mi abbia spinto a diventare pilota. Mi interessavano le corse e i motori. Non pensavo che sarei mai potuto arrivare in F1, non pensavo di poter mai avere i soldi necessari. Per fortuna ho avuto accanto persone come Dave e Steve Robertson e hanno reso tutto possibile, senza di loro non ce l’avrei fatta. Ho sempre pensato che avrei corso per anni ed anni in kart, e avrei guadagnato qualche soldo, ma credevo di non riuscire mai a raggiungere il budget necessario per le monoposto. Fortunatamente gli amici e la famiglia mi hanno aiutato, così ho corso in Formula Renault e con un po’ di talento, l’anno dopo ero già in F1.
Raikkonen poi svela il suo drink preferito, soffermandosi infine sul rapporto con il compagno di squadra Sebastian Vettel con cui dimostra di sentirsi a suo agio:
“Bevo tanta acqua, se devo dire una bevanda. La birra è una storia differente, come il latte o altre cose. L’Hartwall’s Original Long Drink (bevanda a base di gin finlandese e soda di pompelmo)? Sì, è buono. Ma il mio drink preferito è quello che si beve di più, quindi l’acqua. Ultimamente più naturale, ma gradisco anche quella frizzante. Il rapporto con Vettel? Lo conosco abbastanza bene da un po’ di tempo. Abbiamo vissuto vicini e praticato insieme qualche sport lontano dalle piste”.
