Valtteri Bottas ha parlato di vari temi alla vigilia del Gp del Bahrain, tornando sull’errore commesso in Australia e svelando i piani per il futuro
Il suo apporto per vincere il titolo Costruttori l’anno scorso c’è stato eccome, Valtteri Bottas si è messo in tasca tre gare contribuendo in maniera chiara alla vittoria della Mercedes. Concorrere per il titolo piloti però è un’altra storia, Hamilton e Vettel hanno senza dubbio una marcia in più rispetto al finlandese, che ha a sua volta il merito di aver riportato il sereno a Brackley dopo i dissidi tra Hamilton e Rosberg. Proprio al tedesco Bottas ha telefonato dopo la firma con il team campione del mondo, confermando un rapporto solido e duraturo tra i due. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il pilota di Nastola ha parlato di vari temi, partendo proprio dalla convivenza tra Rosberg e Hamilton:
“Non so come fosse il rapporto fra Hamilton e Rosberg all’interno del team, perché l’ho sempre guardato da fuori, ma posso assicurare che fra me e Lewis c’è una situazione molto buona. Certo, il confronto in pista è duro, perché lui è un pilota velocissimo, uno dei più forti della storia della F.1, perciò provare a stargli davanti è una grande sfida. Ma, allo stesso tempo, è un bravo ragazzo e una bella persona, quindi si lavora bene assieme. La relazione con Lewis è molto aperta. Discutiamo spesso degli aspetti tecnici, per esempio se incontriamo problemi nella messa a punto della vettura, e non abbiamo segreti. Ognuno di noi due vuole battere l’altro in pista, ma questo non ci impedisce di andare d’accordo. Non è ancora capitato di organizzare una serata insieme, ma potrebbe succedere, perché no?».
L’errore commesso nel corso delle qualifiche d’Australia pesa eccome per Bottas, ma il finlandese non ha intenzione di scoraggiarsi essendoci una gara all’orizzonte:
“In F.1 sei sempre sotto esame. Ogni stagione è cruciale. In Australia ho avuto una gara negativa. Può succedere. L’importante è voltare subito pagina e reagire. Ho già vissuto momenti difficili in kart e nelle categoria minori, imparando che il modo migliore per venirne fuori è lavorare duramente, facendo tesoro di ogni errore commesso. Questo alla lunga fa la differenza. A Melbourne non è stata colpa della macchina. La Mercedes di quest’anno è migliorata nella guidabilità. E’ stato solo un mio errore. Ho spinto troppo forte nella prima curva e sono uscito dalla traiettoria ideale, finendo fuori. Sono orgoglioso di avere contribuito con i miei punti al trionfo della squadra lo scorso anno, ma mi sono fissato obiettivi più ambiziosi. La ragione per cui non ho vinto il titolo nel 2017 è che ho avuto dei passaggi a vuoto in alcune gare. La chiave è essere al vertice in ogni gran premio e non solo in poche occasioni. Sono convinto che quest’anno la lotta con Ferrari e Red Bull sarà più ravvicinata e che possano vincere tre squadre a seconda delle piste. Contratto? Sono abituato alla pressione. Ho sempre firmato contratti di una sola stagione. E in ogni caso la pressione ci sarebbe comunque. Spero di dimostrare il mio valore e di essere confermato più a lungo. Non ho ancora parlato di rinnovo, di solito la prima parte della stagione serve a valutare come vanno le cose. Ma non passeranno molti mesi per sederci a un tavolo. Io alla Ferrari? Le persone sono libere di dire qualsiasi cosa. Quello che voglio è assicurarmi un accordo a lungo termine col mio team. La Ferrari è un’icona, fa parte della storia della F.1, ma vale lo stesso per la Mercedes. E io sento che questo è il posto giusto in cui stare”.