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Enrico Gasparotto, 4° podio all’Amstel Gold Race: “quando le emozioni sono la cosa più importante”

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Enrico Gasparotto ha realizzato una prestazione pazzesca all’Amstel Gold Race, la classica delle Ardenne che in passato lo ha visto grande protagonista

Enrico Gasparotto non smette mai di stupire e regalare forti emozioni. Il friulano all’Amstel Gold Race, nella prima classica delle Ardenne, è riuscito a tenere testa a grandi ciclisti come Julian Alaphilippe, Peter Sagan, Alejandro Valverde e Philippe Gilbert. Il corridore della Bahrain Merida ha chiuso in terza posizione ad un passo da Michal Valgren dell’Astana e da Romain Kreuziger della Mitchelton Scott. La prestazione di Enrico Gasparotto è stata spettacolare: cambi regolari, ottima intuizione sul Cauberg e soprattutto ha dimostrato che l’età nel ciclismo non conta nulla. Enrico Gasparotto all’Amstel Gold Race ha sempre realizzato ottime prestazione: nel 2012 con l’Astana e nel 2016 con la Wanty Groupe Gobert ha centrato la vittoria e nel 2010 ha chiuso in terza posizione. Il friulano nella ‘classica della birra’ è stato l’unico italiano ad essere in piena forma: Sonny Colbrelli, il suo compagno di squadra, non è riuscito ad imprimere il suo ritmo ed è stato staccato da tutti gli avversari.

Proprio da questo momento negativo della Bahrain Merida è nata l’idea di Enrico Gasparotto. Conoscendo bene la tattica di Peter Sagan e coo, il friulano ha approfittato della situazione di stallo del gruppo e ha attaccato andando a tutta per recuperare lo svantaggio su Valgren e Kreuziger. Il ciclista della Bahrain Merida per soli 2 secondi non è riuscito a trionfare in una delle sue corse preferite. L’attacco di ‘Gaspa’ è stato veloce come un treno: testa bassa sprigionando grande potenza nelle gambe facendo andare in visibilio tutti fan sul ciglio della classica olandese. Una prestazione che ha rivitalizzato il ciclista e magari per la Liegi-Bastogne-Liegi potrà dare una grossa mano d’aiuto a Vincenzo Nibali a conquistare la vittoria. Gasparotto e le classiche delle Ardenne: un amore sfociato nel 2010 e ancora saldo e compatto. Bellissime le parole del corridore della Bahrain Merida sui social:

“quando le emozioni sono la cosa più importante… succede in giorni come questo! Non ho vinto oggi, ma a 36 anni ho archiviato un altro grande risultato che mi rende felice”.

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