Grazie Don Andres, il fenomeno Iniesta lascia il calcio che conta: un uomo d’altri tempi, un genio del pallone

Andres Iniesta
SportFair

Andres Iniesta ha salutato oggi il calcio d’alto livello, dando l’addio al suo Barcellona, squadra alla quale è stato legato per 22 anni

Andres Iniesta ha annunciato oggi il suo addio al Barcellona dopo 22 anni di successi. Lo ha fatto in lacrime, con la solita eleganza che lo ha contraddistinto durante tutta la sua carriera, dentro e fuori dal campo. Sì perchè Don Andres ha dato lezioni al mondo del pallone anche per quanto concerne i comportamenti da tenere. Calciatore corretto, mai sopra le righe, lontano dal gossip, onesto con compagni ed avversari. Una persona perbene, che è riuscita a conciliare la grinta nei contrasti e la personalità palla al piede con un carattere schivo. L’anti-divo per eccellenza. Forse troppo raramente citato tra i migliori calciatori al mondo anche per questo motivo. Iniesta però ha illuminato la scena calcistica come pochi altri al mondo. Provate a trovare un calciatore anche lontanamente simile ad Andres. Impossibile. Un genio. Vedeva cose che noi umani non vedevamo e riusciva con la sua tecnica sopraffina a mettere in pratica ognuno dei suoi “folli progetti” che gli passavano per la mente quando era in possesso di palla. E’ stato uno dei calciatori più vincenti della storia recente, il suo Palmares fa venire la pelle d’oca: 2 Europei ed un Mondiale con la Spagna, 4 Champions League, 3 Supercoppa UEFA, 3 Coppe del mondo per club, 6 Coppe di Spagna, 7 Supercoppe ed 8 Liga, inoltre per ben 9 volte è stato inserito nel FIFA FIFPro World XI. Paradossalmente però, tutto ciò è restrittivo. Sì perchè Don Andres è andato oltre i successi. Ha cambiato il modo di pensare, ha cambiato il modo di vedere il calcio ed ha insegnato che si può essere campioni anche senza essere “chiassosi”. Ci mancherai Don Andres Iniesta.

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