Volvo Ocean Race, il presidente Brisius sconvolto dalla tragedia di Fisher: “notizia che ci riempie di dolore”

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Dopo la caduta in mare di John Fisher, il presidente della Volvo Ocean Race ha espresso tutto il proprio dolore per questa tragedia

Le sei barche ancora in regata nella settima tappa della Volvo Ocean Race stanno fronteggiando condizioni dure nel tratto di approccio a Capo Horn, che dista ancora 900 miglia e due giorni di navigazione. Il settimo team Sun Hung Kai/Scallywag sta cercando di riprendersi dalla tragica scomparsa del compagno John Fisher, caduto in mare oltre 24 ore fa e ora considerato disperso, a causa delle temperature molto basse e dello stato del mare. Queste le parole del presidente della Volvo Ocean Race Richard Brisius in un messaggio:

“Siamo devastati e i nostri pensieri vanno alla famiglia di John, ai suoi amici e compagni. E’ una notizia che riempie tutti i nostri cuori di dolore. Come organizzatori perdere un velista in mare è una tragedia che non vorremmo mai prendere in considerazione”.

Il Race Director Phil Lawrence, nella trasmissione video quotidiana ha fornito ulteriori aggiornamenti sul Team Sun Hung Kai/Scallywag e sulle altre barche in regata.

“Come potrete immaginare, l’equipaggio di Scallywag è in profondo stato di shock, e psicologicamente molto giù, il nostro obiettivo al momento è di far arrivare la barca in sicurezza sulla costa cilena. La barca è immediatamente tornata indietro, navigando lentamente di bolina e ha iniziato le operazioni di ricerca di John Fisher. Il race control monitora le barche costantemente, ha visto che Scallywag si era fermato e tornava indietro. I dati della telemetria indicavano che l’albero  era su e le vele erano issate. Quindi ci siamo resi conto che era probabilmente una situazione di uomo a mare. In situazioni simili non contattiamo immediatamente la barca perché sappiamo che l’equipaggio è impegnato nella ricerca. Al momento non abbiamo informazioni al riguardo, non finché non avremo la possibilità di parlare con l’equipaggio. Tutti i velisti della Volvo Ocean Race sono dotati di  diverse attrezzature di sicurezza, una muta di sopravvivenza, salvagente, cintura, un dispositivo personale di localizzazione e una luce stroboscopia e riteniamo, anche se non abbiamo conferma, che John indossasse tutti questi dispositivi. Le condizioni meteo sono cattive e stiamo elaborando una rotta che li possa far continuare in sicurezza e far arrivare la barca in Cile. Anche le altre barche hanno condizioni molto dure, con vento a livello di tempesta e si stanno approssimando a Capo Horn. Hanno anche loro molto da fare. Ieri abbiamo mandato loro un breve messaggio su quanto accaduto e questa mattina purtroppo una nota in cui li informavamo che sfortunatamente John non era stato ritrovato”.

Uno dei velisti più esperti dell’intera flotta, lo skipper olandese di Team Brunel  Bouwe Bekking, ha espresso i suoi sentimenti, che sono comuni a tutti i partecipanti alla Volvo Ocean Race dicendo:

“Siamo profondamente scioccati dalla perdita di John Fisher, che tutti noi chiamavamo ‘Fish’. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia e naturalmente ai compagni di Scallywag. Non è passato un solo instante da quando abbiamo ricevuto la terribile notizia in cui non ci siamo fermati a pensare a lui”.

Le sei barche ancora in regata si trovano a circa 900 miglia da Capo Horn, dove è previsto possano giungere giovedì. L’arrivo in Sudamerica di Team Sun Hung Kai/Scallywag fra circa quattro giorni.

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