Nibali pronto a scrivere un’altra pagina di storia al Giro delle Fiandre: “sono nel Gotha del ciclismo”

SportFair

Vincenzo Nibali proverà a vincere, al debutto, il Giro delle Fiandre, la classica belga ambita dai ciclisti di tutto il mondo

LaPresse/ Fabio Ferrari

Manca un giorno al Giro delle Fiandre e tutti i corridori sono pronti a regalare spettacolo. I protagonisti di questa classica belga saranno i classisti come Sagan, Kwiatkowsk, Gilbert, Moscon, Van Avermaet, e tra questi si è aggiunto anche Nibali. Il capitano della Bahrain Merida esordirà per la prima volta al Giro delle Fiandre e sarà sicuramente un avversario da temere. La vittoria del messinese alla Milano-Sanremo ha entusiasmato tutti i fan del ciclismo e un successo in Belgio potrebbe piazzarlo definitivamente nell’Olimpo dei campioni delle due ruote. Vincenzo Nibali sarà sul tracciato per capire al meglio le insidie del pavé e dei muri (il ciclista italiano non è proprio a suo agio in questa tipologia di corsa) e con i suoi compagni proverà in allenamento la strategia per conquistare il Giro delle Fiandre. Il capitano della Bahrain Merida però ha dei dolci ricordi in Belgio: nel 2002 il messinese ha vinto la medaglia di bronzo nella cronometro valida per i mondiali junior di Zolder. Ai microfoni della ‘rosea’ Vincenzo Nibali ha ricordato quei bellissimi momenti:

“la mattina ero ancora assonnato e nel trasferimento alla partenza mi addormentai. Il tecnico federale Montedori diceva ”Come, questo deve correre un Mondiale e dorme…”. E poi, l’emozione del primo Mondiale in un Paese in cui il ciclismo è quasi una religione”

Vincenzo Nibali è all’esordio in questa classica belga e (come annunciato lo scorso anno) ha intenzione di vincere il maggior numero di classiche in questa stagione. Il capitano della Bahrain Merida ha spiegato quali saranno le sue emozioni per il Giro delle Fiandre:

“sono abituato ai grandi eventi ma sono ansioso di viverlo, il Fiandre. Credo che, andando al via, proverò qualcosa di nuovo. Qui siamo nel mito, nel Gotha del mio sport. Dello sport in assoluto, direi. A vederlo in tv, mi sono sempre chiesto che cosa significasse esserci”.

Gli scommettitori non vedono favorito Vincenzo Nibali. La quota per la vittoria del ciclista italiano per questa edizione del Giro delle Fiandre è molto elevata (la ‘rosea’ cita 51 volte la posta in palio). Su questa situazione il messinese ci ha scherzato su:

“alla Sanremo era il doppio mi pare… c’è un effetto legato a quel successo. Io non scommetterei, per scaramanzia”.

Il favorito per la vittoria del Giro delle Fiandre è Peter Sagan, campione del mondo in carica e corridore molto adatto per queste corse. Il ciclista della Bora Hansgrohe ha vinto di recente l’E3 Harelbeke e potrebbe cercare di trionfare in questa importante classica belga. Vincenzo Nibali ha svelato chi potrebbe conquistare la corsa belga:

“Vanmarcke, Van Avermaet, i Quick Step. Peter ha tutte le carte in regola per fare il bis del 2016. Di sicuro non gli farei un dispetto”.

Ieri Vincenzo Nibali ha corso gli ultimi 70 chilometri del Giro delle Fiandre insieme ai suoi compagni. Per il capitano della Bahrain Merida è stata una grande emozione e soprattutto una scoperta molto importante. I Muri sono tanti e uno più difficile dell’altro. Il messinese ha spiegato come è andata:

“ammetto: i nomi del Muri non li ho ancora memorizzati (ride, ndr). Il pavé della Roubaix che ho trovato due volte al Tour mi era sembrato ancora più difficile. Qui una delle difficoltà è affrontarlo in salita, e in certi punti la sede stradale si restringe improvvisamente. L’esperienza è fondamentale. Cercherò di correre stando vicino a un compagno esperto come Haussler. Colbrelli non è al meglio, ma stringerà i denti. Non ho idea di come andrà. Se le gambe ci saranno e si corresse bene, ci potrebbe essere lo spazio per inventarsi qualcosa. Ma neppure bisognerà farsi prendere dalla frenesia. Sono felice di esserci. E ansioso di capire dove posso arrivare”.

Dopo la vittoria alla Milano-Sanremo in molti hanno accostato Vincenzo Nibali a grandi leggende sportive italiane come Federica Pellegrini, Gigi Buffon e Valentino Rossi. Su questo paragone il ciclista azzurro ci ha scherzato su:

“sono meriti che non mi prendo io. Sono i risultati che parlano, è la gente che in ciò che faccio mi riconosce questa sorta di titolo. Mi fa piacere. Per il mio carattere, non ci do troppo peso però dopo quello che è successo a Sanremo ci penso e mi dico “Cavolo, l’ho fatta veramente grossa”. Mi sono emozionato io. E ho emozionato tante persone”.

Condividi