MotoGp – Dovizioso non si smentisce, Andrea sempre sincero: “la Yamaha non è messa male come sembra, Ducati? Spero che useranno la testa”

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Dovizioso, il mercato piloti e le sensazioni in vista della stagione 2018 di MotoGp che si avvicina sempre più

Andrea DoviziosoTutto pronto in Qatar per l’ultima sessione di test della MotoGp prima dell’esordio stagionale, previsto per il 18 marzo proprio sul circuito di Losail. I piloti si preparano per salire in sella alle loro moto e terminare il lavoro iniziato già lo scorso anno ai test di Valencia per arrivare competitivi già dalla prima gara dell’anno. Occhi puntati in casa Yamaha, dove Rossi e Vinales stanno ancora facendo i conti con una serie di problematiche che non rendono semplice il loro percorso. Ma anche Honda e Ducati sono riuscite ad attirare l’attenzione, con il loro duello che continua ormai dallo scorso anno. Nel team di Borgo Panigale aria rilassata a metà: Jorge Lorenzo infatti in Thailandia non è rimasto molto soddisfatto dei risultati ottenuti, mentre Andrea Dovizioso è apparso più rilassato, positivo ma sempre con i piedi per terra. Intervistato dalla Gazzetta dello sport il campione forlivese ha raccontato le sue sensazioni in vista dell’esordio stagionale:

“la Honda è competitiva, i suoi piloti sono andati molto forte, come Zarco e io. Questo è quel che si è visto, ma non sono convinto che sia proprio così. I weekend di gara ci diranno cose diverse. E per capire il valore di tutti bisognerà aspettare Jerez. Fino a quel momento, calmi. Certezze nostre sì, ma quanto le Yamaha ufficiali possano andare, quanto Zarco si possa giocare davvero il Mondiale… piano. Sì, in Yamaha stanno facendo fatica, che abbiano situazioni da risolvere è palese, ma non credo che siano messi male come è stato descritto. Cosa ha Zarco in meno di Rossi e Viñales? Io credo ben poco. Non avrà una moto identica, ma molto simile. Quindi non penso che gli manchi tanto. Johan è forte, guida bene, è un animale da gara. Per me, c’è”.

Dovizioso si è poi focalizzato su se stesso, sulle sue sensazioni in sella alla Desmosedici Gp17 e sui suoi compagni di squadra, anche dei piloti del team satellite:

“il motivo per cui siamo andati forte lo sappiamo, non mi preoccupa poterlo essere ancora. Siamo ripartiti allo stesso livello. La moto è migliorata, sono sereno sapendo cosa ho sotto il sedere e cosa fare. Che basti per giocarci il titolo non credo, però intanto siamo lì. Petrucci è partito bene come l’anno scorso, ma calma. Lorenzo non ha ancora la moto in mano, ha momenti in cui è particolarmente forte, in altri perde un po’ la strada. Miller, invece, come mi aspettavo sta facendo bene, conferma il talento . Ha l’euforia e la necessità di andare forte per il cambio casacca, e questo ti dà decimi, ma dovrà confermarsi in gara. Lorenzo? Sinceramente sono più concentrato su Marquez, Pedrosa e Zarco. Sono quelli che al momento hanno quel mezzo punto in più da far dire che saranno davvero forti. Poi vediamo le Yamaha, ma me le aspetto a giocarsi il Mondiale, a differenza di quanto pensino tanti“.

Non solo pista, prove e… inizio di stagione. E’ anche e soprattutto il mercato ad attirare l’attenzione di tutti gli appassionati. Già le prime mosse sono state fatte: Vinales ha ormai da tempo annunciato il suo rinnovo con la Yamaha, Pramac ha annunciato l’ingaggi odi Bagnaia, mentre Marquez sarà con la Honda fino al 2020:

“Bagnaia? Secondo me è una strategia per bloccare un pilota tra i più promettenti. Se Ducati crede in lui ha fatto davvero bene a bloccarlo, vuol dire che sai già cosa gli vuoi far fare, non ti metti in concorrenza e crei nella sua testa la serenità per farlo concentrare sul campionato. Dal punto di vista Ducati, Bagnaia è un bell’acquisto. Io sono tranquillo, sono un uomo mercato. A livello di Ducati io spero che useranno la testa nella strategia dei contratti, in passato non sono stati molto…. buoni. E secondo me è il momento di esserlo. Anche se non è Natale”.

Non poteva infine mancare un commento sulla separazione tra Tech3 e Yamaha:

“Se è successa questa cosa prima di inizio stagione, vuol dire che è accaduto qualcosa che non sappiamo. Mi ha sorpreso molto, in questo modo poi”.

 

 

 

 

 

 

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