Miguel Angel Lopez a SportFair racconta: “il Giro d’Italia 2018 si adatta alle mie caratteristiche, e su Scarponi dico che…”

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Miguel Angel Lopez parteciperà al Giro d’Italia 2018 con Michele Scarponi nel cuore: il ciclista dell’Astana si racconta a SportFair

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Miguel Angel Lopez è un corridore giovane con delle grandi prospettive future. Il ciclista dell’Astana l’anno scorso ha dimostrato grandi doti nelle tappe in salita e soprattutto è maturato molto dal punto di vista tattico. Il colombiano, stagione dopo stagione, sta cercando di modificare il proprio stile di corsa per essere al top per i grandi giri. Ad eccezione della Vuelta di Spagna, ‘Superman’ non ha mai corso in altri grandi giri, ma quest’anno sarà presente al Giro d’Italia. In questo inizio di stagione, Miguel Angel Lopez ha vinto la classifica come miglior giovane all’Abu Dhabi Tour e al Tour of Oman è riuscito a scollinare con una grande naturalezza. Alla Tirreno-Adriatico, il ciclista dell’Astana non è riuscito ad inserirsi nelle frazioni adatte alle sue caratteristiche, ma ha dimostrato di essere in una buona forma fisica. Ai microfoni di SportFair, Miguel Angel Lopez ha analizzato la sua prestazione alla ‘Corsa dei Due Mari’, svelato i motivi della sua decisione di correre al Giro d’Italia per poi dedicare un dolce pensiero a Michele Scarponi.

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Come ti sei preparato per la Tirreno-Adriatico?

“La Tirreno-Adriatico è stata l’ultima di una serie di gare di questo inizio di stagione. Perciò, la principale preparazione è stata fatta durante l’inverno, nei vari ritiri, allenamenti in casa e nelle prime corse. Ho fatto due corse in Medio Oriente, in Oman e Abu Dhabi, ed è andata abbastanza bene. È stato bello gareggiare lì in ottime condizioni atmosferiche ed ottenere ottimi risultati con una gara vinta e due podi. Dopo quelle gare sono arrivato in Europa e mi sono allenato nel sud della Francia, includendo anche qualche percorso sulle montagne”.

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Con quali motivazioni ti sei presentato alla  Tirreno-Adriatico?

“È stata la prima volta che ho preso parte alla Tirreno-Adriatico. È una grande gara con un paio di lunghe e difficili tappe, quindi l’obiettivo principale era ottenere una buona esperienza in questo tipo di gare. In due giorni abbiamo fatto tappe di 240 e 220 chilometri, mentre nel secondo giorno c’era un dislivello totale di 4800 metri. È stata la prima volta nella mia carriera. Di certo è stata molto dura, perciò fare esperienza era l’obiettivo principale. Ho fatto del mio meglio per ottenere un buon risultato in classifica generale, ma non ce l’ho fatta. Abbiamo comunque fatto un buon lavoro per preparare il Giro d’Italia e questo è l’importante”.

Sei soddisfatto della tua prestazione alla Corsa dei Due Mari?

“Avrei voluto vincere una tappa ed essere un po’ più in alto in classifica generale. Però abbiamo vinto come squadra e nelle principali tappe abbiamo lavorato benissimo, aiutandoci gli uni con gli altri e spingendo forte in gruppo. Questo è importante per il Giro e per questo è stata una grande gara per noi. Personalmente sono felice di questo blocco di gare che ho affrontato all’inizio della stagione. Adesso mi prendo una piccola pausa e poi si torna al lavoro per preparare il Giro”.

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Perché hai deciso di partecipare al Giro d’Italia?

“Non ho molta esperienza nelle grandi corse a tappe. Sono ancora giovane. Ho corso la Vuelta dall’inizio alla fine solo una volta, quindi quest’anno mi piacerebbe provare il Giro d’Italia. È una grande competizione con tantissima storia. Allo stesso tempo si adatta alle mie caratteristiche viste le tante difficili scalate presenti. Finora ho dato solo una rapida occhiata al percorso, ma poi lo esamineremo tutto in dettaglio”.

Qual è il tuo più bel ricordo di Scarponi?

“Michele era una persona fantastica, il vero cuore della squadra. Sempre sorridente e cortese col prossimo. Io ero un giovane ciclista quando sono arrivato nel team e lui è stato colui che mi ha aiutato nei primi anni da professionista. È proprio il Michele sempre sorridente il mio più bel ricordo”.

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Ti senti pronto per un grande giro?

“L’ho già fatto una volta (ride) ed ho ottenuto un ottimo risultato con un ottavo posto nella classifica generale, due tappe e il trofeo come miglior giovane. Penso proprio di essere pronto. È vero che mi manca un po’ di esperienza per determinate gare. Ma sono pronto per provare il Giro”.

A quale corridore ti ispiri?

“Molti corridori possono esserti di ispirazione, perché ci sono tanti campioni in questo sport. Anche in Colombia abbiamo molti corridori, grandi campioni. In generale vedo che in Colombia il ciclismo sta crescendo molto e questo mi sprona a lavorare su me stesso, a migliorarmi come corridore ed a portare alla Colombia più successi nel ciclismo”.

Oltre al ciclismo, quale sport ti piace fare?

“La pesca è uno sport? Mi piace pescare quando torno a casa, cerco sempre di trovare del tempo per farlo”.

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