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Ciclismo – Caso Froome, Lappartient pessimista: “la situazione potrebbe non risolversi prima del Giro”

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Secondo David Lappartient, presidente dell’UCI, il caso Froome potrebbe non esser risolto prima dell’inizio del Giro d’Italia

AFP/LaPresse

La risoluzione del caso Froome sembra ancora in alto mare. Il capitano del Team Sky è accusato è accusato di aver utilizzato eccessivamente il salbutamolo, farmaco che se assunto in quantità eccessiva può essere considerato doping. La situazione del corridore del britannico è in una fase di stallo e la WADA non ha ancora annunciato la sua sentenza. Chris Froome ha iniziato la stagione in Spagna e parteciperà alla Tirreno-Adriatico, corsa italiana in programma dal 7 al 13 marzo. David Lappartient, presidente dell’UCI, ha più volte dichiarato di voler risolvere il caso prima del Giro d’Italia (il capitano del Team Sky sarà al via della grande corsa in rosa), ma i tempi sembrano pericolosamente allungarsi. Un nuovo caso Contador è alle porte, e di conseguenza la possibilità di falsare le corse (se Chris Froome vincerà e successivamente verrà squalificato, tutti i piazzamenti e trionfi verranno cancellati) è molto elevato. David Lappartient ha spiegato la situazione, come riportato da Eurosport.fr:

“spero che la situazione si risolva prima del Giro. Bisogna andare veloci, ma non sono io a gestire le carte. Non posso garantire che il caso venga risolto prima della corsa italiana perché ci sono tante procedure e perizie che richiedono tanto tempo per essere analizzare. Sono stati coinvolti molti avvocati e i tempi tecnici potrebbero allungarsi e di conseguenza arrivare anche dopo la fine del Giro d’Italia”. 

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