Importanti novità sul caso doping che ha travolto Chris Froome, il ciclista del Team Sky è stato accusato di aver assunto una dose massiccia di salbutamolo nell’ultima edizione della Vuelta di Spagna
Si sta iniziando a fare maggiore chiarezza sul caso dooping che ha investito Chris Froome, il capitano del Team Sky accusato di uso eccessivo di salbutamolo nell’ultima (e vittoriosa) edizione della Vuelta di Spagna. Questa spinosa situazione è adesso al vaglio dei legali del Tribunale Antidoping UCI dopo aver lasciato definitamente l’ufficio legale antidoping Uci (Lads). Il caso Froome però (come confermato negli ultimi mesi) sarà molto lungo e non verrà risolto prima dell’inizio del Tour de France. Di conseguenza tutte le corse a cui parteciperà il corridore del Team Sky (Giro d’Italia su tutti) saranno sub judice, vale a dire che le vittorie oppure i piazzamenti del britannico potrebbero essere cancellati qualora venisse squalificato (come successo a Contador qualche anno fa). La difesa della squadra diretta da Dave Brailsford, team manager della squadra britannica, è molto solida e va a scontrarsi con le accuse sia dell’UCI che della WADA. Intanto il tedesco Ulrich Haas, uno dei padri del Codice antidoping, potrebbe essere il giudice di questo spinoso caso.