La Juventus vince d’autorità al Franchi, stendendo la Fiorentina grazie ai gol di Bernardeschi e Higuain. Il rigore cancellato ai viola però pesa come un macigno
Difesa granitica, attacco cinico e molta ‘fortuna’ nelle decisioni arbitrali. A questa Juventus non manca davvero nulla per vincere il settimo scudetto consecutivo, con buona pace del Napoli che continua a lottare punto a punto contro i bianconeri. Una squadra bella ed efficace quella di Allegri, che prima soffre e poi colpisce, sfruttando un calcio piazzato di Bernardeschi e una precisa conclusione di Higuain, giunto alla quattordicesima rete in campionato. Il risultato però maschera una partita combattuta e trascorsa sul filo dell’equilibrio, che la Fiorentina avrebbe potuto spezzare se solo avesse potuto calciare il rigore assegnato da Guida. Nemmeno il Var chiarisce la posizione di Chiesa, visto che la giocata smarcante sembra essere di Alex Sandro. Una decisione fortunata per i bianconeri, che ringraziano la squadra arbitrale e poi fanno il proprio lavoro, sbloccando la gara nel secondo tempo e conducendola in porto d’autorità. A parte l’episodio del rigore, a Chiellini e compagni va dato il merito di interpretare in modo impeccabile il match, facendo densità vicino la propria area di rigore per poi colpire al momento opportuno.
Ci ha pensato l’uomo più atteso della serata ad incendiare la partita, segnando l’1-0 con una punizione velenosa su cui nulla ha potuto Sportiello. Ottimo lo stato di forma di Bernardeschi, diventato ormai l’arma in più di Allegri dopo il ko di Dybala. La scelta di puntare su di lui piuttosto che su Douglas Costa la dice lunga sulla fiducia che l’allenatore bianconero nutre nei suoi confronti. Se adesso si mette anche lui a fare la differenza, ci sarà poco da fare per il Napoli, costretto a contare sempre sui soliti undici uomini per poter difendere il primo posto. Allegri invece varia e raccoglie i frutti, Sarri farebbe bene a stare attento a questo dato, con buona pace delle polemiche sul Var.