Juventus, Buffon: “smettere è come morire. Vi dico perchè torno in Nazionale”

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Il portiere della Juventus Gigi Buffon torna a parlare del suo futuri e svela i motivi che lo hanno spinto a tornare in Nazionale, rispondendo alla chiamata di Di Biagio

Buffon
Buffon – Fabio Ferrari/LaPresse

Le confessioni di Gigi Buffon. Il portiere della Juventus, ospite alla trasmissione Mediaset Tiki Taka, torna a parlare del suo futuro, del possibile ritiro e sulla decisione ormai presa di tornare nella Nazionale di Di Biagio per il ciclo di amichevoli che attendono il gruppo azzurro a fine marzo. Queste le sue parole riportate da Calciomercato.com:

“Cosa farò l’anno prossimo? Niente di particolare. Adesso devo solo concentrarmi su questo finale di stagione. Sono sicuro e sono molto tranquillo su quella che sarà la mia scelta che comunicherò, d’accordo con la società, al momento opportuno. Futuro da dirigente? Ognuno di noi deve seguire la strada che sente dentro e la passione che cresce nella propria anima. Mi auguro di avere un’altra fiamma di passione che mi indichi un ruolo da poter seguire anche in futuro. Per chi vive di emozioni così forti come noi calciatori, lo smettere di giocare è come se fosse la ‘prima morte’ che si subisce. Perché si ferma un’esperienza talmente bella che tutto il resto sembra non avere valore ma poi col tempo ti accorgi che ci sono altre cose che ti fanno sentire comunque importante. Che cos’è la parata? E’ un brivido che ti percorre tutto il corpo, ed è immediatamente riconosciuto dal pubblico che esplode in un boato d’ammirazione”.

Sulla Nazionale

“Le parole di Di Biagio sulle gare con la Nazionale? Non c’è da aggiungere niente se non che ho un senso di responsabilità e di attaccamento che mi sentivo di dare ancora alla Nazionale in questo momento di transizione. C’è un ciclo di amichevoli delicate, pensavo di andare in vacanza qualche giorno ma penso che quando la nazionale ha bisogno di te, bisogna rispondere presenti e non disertare. Poi da giugno si faranno altri ragionamenti. E’ una forma di fedeltà e un senso di responsabilità verso l’Italia. Sta nascendo una Nazionale nuova e le prime gare non sono proprio tranquille, incontreremo Argentina e Inghilterra e penso che qualche giocatore esperto sia utile inizialmente”.

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