Spalletti massacra la società, parole pesantissime dopo il (non) mercato: “false aspettative. I tifosi andavano tutelati”

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L’allenatore dell’Inter massacra la società nerazzurra e si schiera dalla parre dei tifosi, delusi per il (non) mercato: “uno smacco non proteggere i nostri sostenitori”

Spalletti
Spalletti – LaPresse/Fabio Ferrari

Si schiera a difesa dei tifosi, Luciano Spalletti. E, di fatto, punta il dito contro la società nerazzurra. Inter in crisi totale, con il calciomercato che di certo non ha portato rinforzi di primo livello: Lisandro Lopez è un buon rincalzo e nulla più, Rafinha – dopo un anno di inattività – non può essere pronto per l’immediato. Con la grande illusione Pastore che ha scatenato i tifosi, delusi per il mancato arrivo dell’argentino. Questo il pensiero di Luciano Spalletti in conferenza stampa:

Il vero smacco del mercato è non essere riuscito a proteggere i tifosi dalle false aspettative perché vengono trasformate in grandi delusioni, può crearsi un malessere verso i nostri colori. Oltre ad aggiungere confusione nella testa dei calciatori. Mi state facendo dire che ho chiesto calciatori e che non sono contento, ma con me non parlate e non sapete come sono io, quindi non raccontate alla gente cose che non sapete. Penso a quello che devo fare io. Da qui in avanti giochiamo nella dimensione in cui siamo, non quella in cui ci piacerebbe essere. Il discorso è in generale è diverso, è tutto a posto. Il momento, invece, non va bene. Ma ora, dei calciatori, di tutte queste situazioni che son venute fuori, non mi tirate in ballo”.

“La prossima volta vi faccio sentire le registrazioni di ciò che ho detto. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Però l’irresistibile fascino del “si è creato casino” vi garba. Non mi aspetto nessuno, non voglio nessuno, ho detto di non creare aspettative, normale che ora i tifosi siano delusi da quel che gli si è fatto credere, con i nomi che si sono fatti. Non ho detto che è colpa dei giornalisti, ho solo detto che certi nomi e certi discorsi non sono stati fatti da me. C’è qualcosa che non va bene: ci siamo già venduti il fatto che non andiamo in Cina il prossimo anno, e questo è vero. Ma non va bene”.

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