Una scommessa di undici anni, ecco chi è Andrea Kimi Antonelli: il giovane pilota che Wolff ha soffiato alla Ferrari

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Toto Wolff ha anticipato la Ferrari Driver Academy, mettendo le mani su Andrea Kimi Antonelli, giovane pilota di undici anni dal futuro splendente

La Mercedes non perde tempo e, tra un confronto e un’offerta di rinnovo a Lewis Hamilton, mette le mani su quello che potrebbe essere il Lewis del futuro. Non è britannico, bensì italiano. L’età? Undici anni… suonati, un pilota alle prime armi che, secondo Toto Wolff, potrebbe davvero prendere un domani l’eredità del quattro volte campione del mondo. Il giovanissimo driver in questione si chiama Andrea Kimi Antonelli e gareggia nel campionato 60 Mini, portando in giro come secondo nome un pesantissimo… Kimi. Proprio il padre Marco, in passato impegnato con la Peugeot nel Superturismo e tester dell’Alfa Romeo nel Dtm, ha voluto che Andrea avesse come secondo nome Kimi, come Raikkonen, idolo d’infanzia di Marco. Andrea Kimi Antonelli ha una storia particolare, così come particolare è la storia del contatto con la Mercedes e Toto Wolff, in cui si intreccia anche il nome Ferrari. Fino al 2017, il giovane pilota italiano gareggia nel team bresciano Tony Kart di Roberto Robazzi, vivaio ufficiale della rossa, scendendo in pista con l’adesivo dell’Academy di Maranello sulle fiancate del suo kart. Il talento di Antonelli non sfugge a Giancarlo Minardi, che lo segnala immediatamente a Massimo Rivola, direttore dell’Academy. Disaccordi contrattuali, però, portano al passaggio del giovane pilota al team bergamasco Energy, con cui vince domenica.

LaPresse/Reuters

Qui l’aggancio con Wolff, visto che all’interno della nuova scuderia lavorano persone che conoscono da tempo uno degli osservatori principali di Wolff sui campi di kart, lo stesso che ha scoperto Esteban Ocon e George Russell. La Mercedes ci punta davvero fortissimo, tanto da sostenere la sua carriera nell’automobilismo, con l’obiettivo di farlo debuttare in monoposto nel minor tempo possibile. Le storie di Verstappen e Leclerc insegnano, ma adesso è troppo presto per compiere voli pindarici, Wolff non si è fatto scappare l’occasione e adesso la coltiverà con cura: non capita spesso l’opportunità di soffiare un pilota italiano alla Ferrari, chissà che il team principal austriaco non ci abbia visto lungo…

 

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