Serena Williams ha raccontato un particolare retroscena su cosa le è accaduto dopo il parto della piccola Alexis Olympia: la tennista vittima di un’embolia polmonare
A pochi giorni dall’inizio degli Australian Open, il tabellone WTA sarà privo della sua stella più luminosa: Serena Williams. Qualche giorno fa infatti, la campionessa americana ha annunciato ufficialmente il suo forfait dallo Slam aussie, dichiarandosi ancora non in grado di competere ad alti livelli. Serena, assente per quasi tutto il 2017 a causa della maternità della piccola Alexis Olympia, ha avuto diversi problemi dopo il parto che l’hanno costretta a ritardare il suo rientro in campo. Il primo guaio è accaduto proprio durante il parto, la piccola infatti è nata in una situazione di emergenza dopo che il suo battito cardiaco si è abbassato di colpo durante le contrazioni. Fortunatamente, la situazione è stata risolta immediatamente dai medici, ma il peggio è accaduto il giorno dopo. Serena ha iniziato a sentirsi senza fiato, colpita da un’embolia polmonare, inizialmente non riscontrata dai medici. La più piccola delle sorelle Williams è finita nuovamente sotto i ferri e, nel corso dell’operazione, i medici hanno trovato un ematoma che si era diffuso lungo il suo addome. Serena Williams per 6 settimane è rimasta a letto, senza possibilità di muoversi. I primi mesi così complicati, hanno demoralizzato la 24 volte campionessa Slam che ogni tanto ha ammesso di farsi prendere dallo sconforto:
“a volte mi demoralizzo e dico di non potercela fare. È lo stesso atteggiamento che ho in campo a volte. È così che sono. Nessuno parla dei momenti difficili, la pressione che senti, l’incredibile delusione ogni volta che senti il bebè piangere. Ho pianto non so quante volte. A volte mi arrabbio, a volte sono triste, a volte mi sento colpevole e dico, Perché mi sento così delusa quando ho una bella bimba? Le emozioni sono strane”.