Buffon: “ero un folle che faceva solo danni. Così il sistema-Juventus ha cambiato la mia vita”

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Il portiere della Juventus Buffon ripercorre la sua carriera: “a inizio carriera ero un folle che faceva tanti danni. Poi il sistema bianconero mi ha cambiato la vita”

Una carriera sotto i riflettori, sempre in prima linea a partire dal 1995, anno di esordio in Serie A per Gigi Buffon. Oltre 20 anni dopo, il portiere della Juventus è ancora tra i numeri uno al mondo e il ‘segreto’ del suo successo è dovuto proprio all’ambiente bianconero. Queste le ammissioni di Buffon nel corso di una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:

“Cosa direi oggi al Buffon 18enne? Mi rivedo poco, ma non è che rinneghi qualcosa. Quel carattere è stata la mia forza in certi momenti, però mi sento a disagio per quello che dicevo e per come lo dicevo. Quel ragazzo è stato folle e forte a restare in piedi nonostante i danni che faceva. Però, ora non mi appartiene anche se lo guardo con simpatia. La vita è evoluzione, se mi vedessi così a 40 anni avrei dei problemi”.

“Ecco perchè la Juventus è speciale”

“Il sistema-Juventus mi ha stravolto la vita, cambiato il modo di concepire il lavoro e la strada da fare per raggiungere gli obiettivi, anche se un’infarinatura l’avevo avuta in famiglia. Ho genitori e sorelle con imprinting sportivo: non sono mai stati accondiscendenti con me. È un modo di pensare da Juve e ritrovarlo a Torino mi ha fatto solo bene. Cos’ha di speciale questo club? È diverso dagli altri perché negli ultimi decenni in Italia e in Europa è sempre stato equilibrato e attento nelle spese, ma ha abbinato virtuosismo economico a risultato sportivo. Stare alla Juve è per pochi, perché è usurante, però ti forgia. Probabilmente da altre parti è anche più divertente, però meno vincente”.

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