Fabio Aru è pronto a debuttare con la UAE Team Emirates all’Abu Dhabi Tour e alla Tirreno-Adriatico, il ciclista racconta i suoi obiettivi per queste due importanti corse
Fabio Aru si sta allenando intensamente a Teide per prepararsi all’importante esordio all’Abu Dhabi Tour. La maglia tricolore sarà una delle star della corsa araba e sicuramente cercherà di portare in alto la UAE Team Emirates. Per la squadra diretta da Beppe Saronni sarà la gara di casa e di conseguenza le responsabilità del roster saranno maggiori. Fabio Aru sicuramente darà il massimo per ottenere la vittoria della classifica generale. Dopo l’Abu Dhabi Tour, Fabio Aru proverà a vincere la Tirreno-Adriatico, la classica dei Due Mari. Il ciclista della UAE Team Emirates ai microfoni di SportFair ha analizzato la corsa a tappe italiana e ha parlato dei suoi obiettivi per l’Abu Dhabi Tour.
Come valuti il roster della UAE Team Emirates?
“Direi che siamo un grande collettivo, molto completi, con atleti di livello assoluto per ogni tipo di gara. Poi ci sono tanti giovani che, sono certo, faranno molto bene. Mi sento decisamente sereno di far parte di un grande team e questo mi dà motivazioni ancora più forti”.
Quali saranno i tuoi obiettivi per l’Abu Dhabi Tour?
“Lo scorso anno fui ottavo in classifica finale con un buon sesto posto nell’arrivo in salita. Quest’anno sarà il mio debutto per cui sarà un po’ tutto da scoprire, sono certo però che sapremo fare bene come squadra”.
Che allenamenti hai fatto per questo importante debutto?
“Proprio in questi giorni siamo in ritiro a Teide e stiamo cercando di mettere le basi giuste per una grande stagione”.
Come si prepara una difficile corsa come la Tirreno-Adriatico?
“Beh la Tirreno è una corsa a tappe breve, ma decisamente impegnativa: si tratta di una gara spesso molto veloce dove i ciclisti più potenti possono fare molto bene. Di solito poi c’è un arrivo in salita abbastanza impegnativo che può agevolare gli scalatori come me… Purtroppo nel 2017, proprio il giorno dell’arrivo in salita fui colpito da una forte bronchite e questo fatto mi costrinse al ritiro”.
Quali saranno le maggiori insidie della Corsa dei Due Mari?
“Purtroppo non ho ancora potuto analizzare nel dettaglio il percorso né andare a provare l’arrivo in salita, credo comunque che sia importante correre bene come squadra e cercare di non perdere tempo nelle prime velocissime tappe”.
I tifosi italiani si identificano molto nella maglia tricolore. Che valore ha per te questa divisa?
“Per me ha un valore immenso. Lo scorso anno ci puntavo tantissimo, ci ho creduto, ed è arrivata quella bella vittoria. Indossare il Tricolore sulle strade del Tour è stata poi un’emozione continua. Potrà sembrare strano, ma ancora oggi mi capita di guardare la mia maglia e quasi non mi sembra vero di essere io il Campione Italiano in carica”.
Come è nata l’idea della collaborazione con la G.Stilo+?
“C’è stato un interessamento da parte della famiglia Gazzola, con Marta ed Ernesto che hanno dimostrato di volermi fortemente come loro testimonial sulle strade del mondo. Le scarpe sono fantastiche, la disponibilità e professionalità della famiglia Gazzola e di tutti i loro collaboratori sono al massimo livello… Direi che non potevo chiedere di meglio”.
Oltre al ciclismo, quali sport pratichi o segui?
“Diciamo che il ciclismo mi lascia pochissimo tempo libero. In inverno mi piace fare qualche giro in mountain bike e in passato ho praticato ciclocross. Mi piace il tennis e anche il calcio ma onestamente non riesco a seguirli moltissimo”.