Vincenzo Nibali avverte Chris Froome sulle insidie del Giro d’Italia e racconta un retroscena particolare sul passaggio di Domenico Pozzovivo alla Bahrain Merida
Vincenzo Nibali ha concluso la stagione 2017 con una vittoria al Giro di Lombardia e la Taiwan Kom Challenge, corsa asiatica di 105 km. Il capitano della Bahrain Merida in questa stagione è salito sul podio sia del Giro d’Italia che della Vuelta di Spagna. Vincenzo Nibali è stato uno dei grandi ospiti della presentazione del percorso del Giro d’Italia 2018. Le 21 tappe della corsa, in rosa giunta alla 101ª edizione, saranno molto difficili a causa di 7 arrivi in salita e soprattutto dei pochi chilometri a cronometro. Vincenzo Nibali non ha ancora deciso se partecipare al Giro d’Italia, ma se vi parteciperà, si troverà di fronte Chris Froome come alla Vuelta di Spagna 2017. Il ciclista e capitano del Team Sky ha deciso di correre la corsa in rosa e probabilmente punterà alla vittoria della classifica generale. Vincenzo Nibali però lo ha avvisato sulle difficoltà di correre il Tour de France dopo il Giro d’Italia, come riportato da Tuttosport:
“credo che Froome non abbia idea di quello che lo aspetta. Io nel 2016 ho vinto il Giro e poi ho partecipato al Tour, pur senza nessuna ambizione di classi?ca. E già cosi è stata dura. Per non parlare di quando nel 2015 Contador ha provato a vincere entrambe le corse. Con tutto il rispetto, la Vuelta non è il Giro. Senza entrare nel merito di storia e percorsi, è una questione di calendario. Al primo grande giro dell’anno le condizioni di chi partecipa sono decisamente migliori rispetto al terzo. E poi bisogna metterci il meteo, che in maggio in Italia è imprevedibile e spesso rende la corsa ancora più dispendiosa”.
Il capitano della Bahrain Merida ha un grande obiettivo: vincere il Mondiale di Innsbruck. Il percorso è adatto alle caratteristiche di uno scalatore puro come Vincenzo Nibali. La Nazionale azzurra potrà contare su un alfiere di prima classe aiutato (probabilmente) da Fabio Aru. Il ciclista della Bahrain Merida, oltre il mondiale, correrà anche la Liegi-Bastogne-Liegi, una delle classiche più affascinanti del panorama WorldTour. Vincenzo Nibali però non prenderà parte alla Milano-Sanremo. Il corridore italiano ha svelato i motivi della sua non partecipazione alla Classicissima:
“finché il ?nale prevede solo Cipressa e Poggio, quella è una corsa per velocisti”.
La Bahrain Merida in questa sessione di mercato ha ingaggiato corridori di spicco come Domenico Pozzovivo. L’ex corridore dell’Ag2R La Mondiale sarà un’arma molto preziosa per Vincenzo Nibali in salita e soprattutto per le corse in altura in Spagna e Svizzera. Lo ‘Squalo’ ha dato il benvenuto allo scalatore lucano:
“Domenico è un innesto che ci può dare molto e io stesso l’ho convinto a passare con noi, parlandogliene in allenamento, visto in Svizzera. Oltre a “Pozzo” abbiamo poi recuperato compagni importanti come Navardauskas: nel 2018 sara una Bahrain Merida più forte”.
Fabio Aru in questa sessione di mercato è passato all’UAE Team Emirates con l’obiettivo di vincere un grande giro. La squadra araba ha puntato su di lui per i prossimi anni e grazie all’aiuto di Diego Ulissi, la maglia tricolore in carica potrà davvero dire la sua. Vincenzo Nibali ha analizzato il passaggio di Fabio Aru alla UAE Team Emirates:
“credo che il passaggio dall’Astana alla Uae Emirates possa dargli stimoli nuovi. Per lui sarà un po’ diverso rispetto a me l’anno scorso, perché cambia squadra per la prima volta da quando e passato professionista”.
In questa stagione Gianni Moscon ha realizzato una stagione pazzesca. Le sue falcate nelle classiche e alla Vuelta di Spagna sono state precise e ben curate. Il Team Sky ha visto bene nell’attuale maglia tricolore a cronometro e sicuramente nel 2018 farà di tutto per mettere Gianni Moscon in condizione di vincere qualche classica importante. Vincenzo Nibali ha analizzato le qualità del giovane ciclista del Team Sky:
“per me resta un uomo da Classiche e sono convinto che, se che un italiano che può tornare a vincere la Roubaix, quello sia lui. Il Giro? Con il percorso giusto, prima o poi potrebbe farlo suo, ma non credo possa diventare un corridore regolarmente sul podio dei grandi giri”.
Vincenzo Nibali ha poi raccontato quali sono i suoi metodi di allenamento:
“cerco di lavorare bene, senza logorarmi. In questo periodo dell’anno, ad esempio, inserisco sempre lavori con la mountain bike. Vicino a casa c’è una mulattiera, la salita del Brè, che ha pendenze degne dello Zoncolan”.