Intervistato ai microfoni di Sky Sport da Dubai, a margine dei ‘Globe Soccer Awards 2017’, Francesco Totti ha parlato di vari argomenti tra cui Dybala
“La Roma è una squadra candidata per vincere lo scudetto, una delle 3-4 che possono realmente arrivare a contendersi il titolo di campione d’Italia“. Francesco Totti concorda con l’ad Gandini e vede anche i ragazzi di Eusebio Di Francesco in piena corsa per il tricolore. “E’ un campionato diverso da quello precedente, ci sono 4 squadre fortissime che cercheranno di fare più punti possibili“, aggiunge ai microfoni di Sky Sport da Dubai, a margine dei ‘Globe Soccer Awards 2017’.
“Erano 2-3 anni che ero invitato ma con gli impegni calcistici non potevo essere presente. Ora che sono passato all’altra sponda ho più possibilità e da stasera comincerò a prendere questi benedetti premi. Le statistiche dicono che uno scudetto vinto a Roma vale 10 scudetti vinti altrove ma sono chiacchiere leggendarie, speriamo che questa Roma possa crescere e migliorare sotto tutti i punti di vista. Cosa invidio alla Juventus? Lo stadio di proprietà. Se Dybala venisse alla Roma? La vedo molto difficile, se dovesse cambiare squadra non credo che dalla Juve venga alla Roma, penso andrebbe altrove, all’estero, ma sono tutte chiacchiere da bar, credo che rimanga alla Juve: è uno dei top club nel mondo, può vincere con quella squadra e dipenderà anche da lui. Fra Messi e Ronaldo preferisco Leo per le caratteristiche, è più giocoliere, più dribblomane, più inventivo, e poi sono più amico suo che di Cristiano ma potessi li prenderei tutti e due, sono entrambi sopra la media“.
Il cuore di papà Francesco però batte per Cristian, oggi in campo con la Roma under 12 in un torneo in Spagna in cui i giallorossi hanno affrontato anche il Barcellona:
“La partita col Barcellona non è andata bene ma mi ha emozionato, in certi momenti ho rivisto in lui me da piccolo, in quei 30-40 minuti di partita ho rivissuto il mio percorso. Ma spero che non ascolti queste parole, a lui dico sempre tutto il contrario di quello che penso. Il mercato di oggi? Fuori budget, soprattutto per l’Italia. Il calcio è cambiato, non si pensa più al settore giovanile, a tirare fuori un giovane dal proprio vivaio. Si punta più all’estero dove un nome va pagato e tantissimo e chi non ha la possibilità di acquistarlo rimane fuori dal giro“. (ITALPRESS)