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Spalletti, l’analisi che stronca l’Inter: “calo fisico e mentale? Ecco cosa sta succedendo. Su Icardi e Perisic dico che…”

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Dopo il ko nel derby di Coppa Italia contro il Milan, Luciano Spalletti analizza il momento no della sua Inter, mettendone a nudo tutti i limiti

“Abbiamo perso fiducia, è mancato anche coraggio, è un momento in cui da un punto di vista psicologico e caratteriale dobbiamo sterzare: dobbiamo renderci conto che dobbiamo fare qualcosa di più. Poi se abbiamo le occasioni e non riusciamo a concretizzarle e poi i gol li subiamo ecco che si verificano situazioni come queste“. A dirlo il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, a Rai Sport dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia ai supplementari, terzo ko consecutivo per i nerazzurri.

In merito al calo fisico e mentale

“Calo fisico o mentale? Fisicamente i ragazzi stanno bene, i dati lo dicono e bisogna che se ne rendano conto. Le qualità le hanno, se però poi aspetti che qualcuno risolva la tua causa allora diventa più difficile. Le nostre cose bisogna risolvercele da soli, se tutti aspettano che arrivi qualcuno a farle per te è chiaro che sei nei guai. Contraccolpi? Penso che questa squadra abbia tutte le potenzialità per stare dentro le partite e vincere contro qualsiasi avversario, ma deve rendersi conto delle proprie capacità e deve saperle usare tutte le volte; in alcuni momenti non siamo stati così completi nel fornire la nostra prestazione a livello individuale, se ti viene a mancare l’apporto di qualcuno è difficile anche a livello di squadra”.

Sul calo di uomini cardine come Perisic e Icardi

“Sembra quasi che ti vogliano convincere che qui sia così, che si può essere sotto livello del nostro rendimento, il che ci può stare. C’è un po’ di forza, carattere, psicologia, se si abbassano tutte e tre insieme queste caratteristiche diventa un po’ più difficile. Stasera si è visto che la squadra ha un po’ abbassato la convinzione di avere una forza sua, mentre prima questa completezza l’aveva. Si vede che non riescono a ritrovarla facilmente, c’è sicuramente da lavorarci”. (ITALPRESS)

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