Brent Copeland non ci sta: il general manager della Bahrain Merida si pone molte domande sul caso Froome
“Perché il team Sky non ha sospeso Froome? Sinceramente, la cosa mi sorprende. Voglio però premettere che le mie parole non sono un attacco a Sky e neppure a Froome. Si tratta di riflessioni che faccio ad alta voce nell’interesse del ciclismo. La notizia è stata comunicata il 20 settembre e la maggior parte delle squadre ha un codice di comportamento interno che in casi del genere prevede la sospensione dell’atleta, fino a che la vicenda non viene definita. Noi compresi, ovviamente. Siamo molto rigidi. E se la cosa fosse capitata a uno qualunque dei nostri atleti, da Nibali a Feng, l’avremmo fermato. Può capitare a tutti una vicenda del genere. E Sky ha sempre proclamato la tolleranza zero. L’Uci l’altro giorno ha fatto la lista delle licenze per i team di World Tour e, dal tenore della comunicazione, si capiva che Sky non è stata chiamata a chiarire davanti alla commissione licenze la propria posizione in seguito alla vicenda Froome. Perché? Di solito, per questioni amministrative, finanziarie e naturalmente etiche, succede. Stavolta, no. Perché?”.