Una lite pazzesca nel post derby di Manchester: 20 persone coinvolte, bottiglie in aria. Chi ha scatenato tutto? Mourinho, ecco perché: la ricostruzione
Sono volate parole grosse, e non solo, negli spogliatoi dell’Old Trafford al termine del derby di Manchester. Secondo le ricostruzioni dei media inglesi, dopo il triplice fischio José Mourinho si sarebbe recato nello spogliatoio del City per chiedere maggior rispetto visti, a suo modo di vedere, gli esagerati festeggiamenti per la vittoria con la musica ad alto volume. A quel punto gli animi si sarebbero ulteriormente surriscaldati, fra Mourinho ed Ederson, portiere del City, ci sarebbe stato un acceso scambio di battute in portoghese e altri giocatori, su tutti Lukaku, sarebbero stati coinvolti nella rissa, al punto che il personale addetto alla sicurezza sarebbe stato costretto a intervenire.
Il tecnico di Setubal sarebbe stato colpito alla testa con una bottiglietta di plastica (ma secondo un’altra versione, gli sarebbe schizzato addosso un misto di latte e acqua dopo che una busta di cartone p stata lanciata contro il muro) mentre Mikel Arteta, ex centrocampista di Everton e Arsenal e oggi nello staff di Guardiola, è stato descritto sanguinante dopo un taglio rimediato all’altezza del sopracciglio. Nelle interviste post-gara, nessuno ha però fatto accenno a quanto successo. Mourinho si è ‘limitato’ a lamentarsi dell’arbitro per un rigore su Herrera non fischiato e a ironizzare sulle due reti siglate dei cugini: “dal City ti aspetti due grandi gol, non due gol scandalosi, grazie a dei rimpalli”. Quanto accaduto nei corridoi dell’Old Trafford ha riportato alla memoria il caldo post-partita di un Manchester United-Arsenal dell’ottobre 2004 in cui Alex Ferguson fu colpito da un trancio di pizza lanciato dall’allora centrocampista dei Gunners, Cesc Fabregas.