L’allenatore della Juventus Max Allegri boccia clamorosamente Paulo Dybala: “e sulla sua vita privata gi dico…”
Una Max bocciatura a Paulo Dybala. L’allenatore della Juventus in conferenza stampa esalta la Joya (“ragazzo straordinario”), ma ne annuncia l’esclusione dalla gara con il Bologna. Allegri poi lancia una nuova stoccata relativa alla vita privata di Dybala, questi alcuni passaggi della conferenza dell’allenatore della Juventus riportata da Calciomercato.com:
“Dybala ha lavorato bene, come hanno lavorato bene tutti. Più che critiche, Nedved gli ha dato consigli, è il vicepresidente ed ha anche giocato qualche partita. Paulo è un ragazzo straordinario ma va per i 24 anni, ha margini di crescita. E’ tanto che non fa gol, momenti che capitano a tutti, vanno affrontati con grande serenità. Non è questione di Dybala, è stato così anche per Higuain e Mandzukic, deve solo allenarsi e pensare a fare bene. Fortunatamente una grande squadra può permetterti di riposare e aspettare il momento giusto per tornare a fare bene. E’ sempre successo, son stati fuori Vidal, Pirlo, Pogba. Gioca? Difficile che giochi, non ho ancora deciso se giocare con due o tre centrocampisti. Io come tutti, ogni giorno bisogna mettersi in discussione. Cosa ho fatto rimane scritto, il resto si vedrà. Dei problemi non si deve parlare, bisogna trovare la soluzione”
Sulla vita privata
“Non so quale sia il vero problema, diciamo che ha abituato tutti troppo bene. Ognuno si deve sapere gestire nella vita privata, io faccio l’allenatore non il cane da guardia. Io vedo e valuto per quello che succede in allenamento, c’è da portare avanti un gruppo e nel rispetto di tutti devo sbagliare il meno possibile. E’ un giocatore che non sta rendendo come dovrebbe, giocherà un altro e punto. Io gli ho detto semplicemente che l’unica cosa da fare è venire qui a Vinovo, dimenticare le cose che non sono andate e rimettersi a fare le cose per bene. Meno si pensa, più si fa. Meno si fa, più si pensa ed è un disastro. Non dimentichiamoci che a Napoli ha dato lui la palla ad Higuain. Ripeto, ci ha abituato troppo bene, siamo noi che ci facciamo spaventare da queste cose. Non è il primo né sarà l’ultimo”, ha concluso Allegri.