Luca Guercilena e la nuova stagione della Trek Segafredo: sensazioni e obiettivi, ecco con quale spirito il team si prepara al nuovo anno
La stagione 2018 di ciclismo è ormai alle porte e mentre la gente fa shopping sfrenato a caccia dei regali di natale, i campioni delle due ruote invece lavorano sodo in vista delle tante e appassionanti sfide che dovranno affrontare il prossimo anno. Lo Sky Racing Team ha scelto Maiorca come meta per la sua preparazione fisica, la Bahrain invece la Croazia, la Trek Segafredo ha deciso di effettuare il suo ritiro nella ‘calda’ Sicilia. Sole e temperature miti accompagnano i corridori della squadra statunitense, che alloggiano al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia. Intervistato dai microfoni di SportFair, Luca Guercilena, general manager della Trek, ha svelato obiettivi, intenzioni e sensazioni in vista della prossima stagione: “abbiamo sempre la nostra convinzione che le classiche possano essere uno degli obiettivi raggiungibili per i nostri atleti e poi abbiamo l’idea di avere Brambilla e Mollema nelle grandi gare a tappe, quindi cerchiamo di coprire la stagione a 360 gradi cercando di essere competitivi dappertutto, sarà una stagione impegnativa ma siamo convinti di essere competitivi ad alto livello“.
Impossibile non parlare del mercato, dei nuovi ingaggi e dell’addio di Contador: “non è un segreto che il ritiro di Alberto ci ha privato di un grandissimo campione e la tempistica ci ha limitato nell’andare a prendere altri corridori di livello similare, ma penso che il potenziale della nostra squadra sia ottimo. Abbiamo atleti di grande talento che possono già fare un grande salto di qualità”
La Trek Segafredo ha deciso di puntare molto sui giovani sia nella squadra ufficiale che col nuovo progetto di Basso e Contador che guideranno il Polartec-Kometa Continental Team: “il ciclismo si sta ringiovanendo, la vita dell’atleta professionista è ridotta a 6 7 anni, perchè i ritmi sono stressanti, vorticosi, se si pensa che la stagione parte l’8 di gennaio e finisce il 30 di ottobre. I giovani sono fondamentali, hanno entusiasmo, sono combattivi, movimentano la corsa, è importante investire nei giovani e crescere adeguatamente. La Polartec è un investimento fatto nel team continentale, importante, crediamo che serva questa squadra intermedia per garantire agli atleti talentuosi che però non hanno ancora raggiunto lo sviluppo psico fisico adeguato al world tour, uno sviluppo graduale e progressivo per non avere ritorsioni dal punto di vista fisico per un passaggio al world tour troppo prematuro“.
Infine non poteva mancare un commento sullo scandalo doping e la positività di Chris Froome al test effettuato durante la scorsa Vuelta di Spagna, da lui vinta: “come sempre in questi casi bisogna valutare bene le cose, aspettare che la giustizia sportiva faccia il suo corso, ogni commento buttato nella mischia serve a poco, credo ci siano delle regole da rispettare, dei regolamenti che vanno applicati secondo la giustizia sportiva e credo che sia fondamentale rispettare l’iter legislativo“.