Ivan Basso intervistato da SportFair parla della stagione della Trek-Segafredo appena conclusa caratterizzata dall’addio al ciclismo di Contador, ma anche del suo futuro
La squadra ciclistica della Trek-Segafredo ha deciso di alloggiare al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia per la preparazione atletica in vista della prossima stagione: quella scelta dal club statunitense è una meta calda ed accogliente, nella quale i corridori si alleneranno duramente in vista delle corse per il 2018. Il roster della Trek-Segafredo è dunque carico al raduno ai piedi dell’Etna. A conferma di ciò arrivano anche le parole del dirigente sportivo della squadra. Ivan Basso a SportFair infatti ha parlato della stagione che si appropinqua a iniziare senza Alberto Contador, ma con tanti altri corridori pronti a dare il meglio: “speriamo sia una buona stagione, ci sono tutti i presupposti che la prossima sia altrettanto brillante della precedente. Credo che la squadra debba cercare di essere protagonista in tutte le corse del calendario, è chiaro che nelle grandi corse monumento, in quelle a tappe, cercheremo di fare meglio ma credo che l’obiettivo è quello di essere sempre protagonisti“, ha affermato.
Ivan Basso commentando il roster della Trek-Segafredo, privato di Alberto Contador al ritiro dal ciclismo nella scorsa stagione, ha poi ammesso: “la squadra ha un buon bilanciamento tra corridori di esperienza, che hanno già vinto e corridori che devono affermarsi, corridori giovani che hanno fatto bene e miglioreranno. Quando un corridore come Contador lascia è impossibile sostituirlo, bisogna ristrutturare la squadra con corridori che si devono affermare, che hanno inteso di dover fare il risultato da subito ed altri meno giovani che devono migliorarsi. È un cambio che costa sacrificio ma la Trek-Segafredo è pronta a fare. Contador non manca alla Trek ma a tutto il ciclismo, è impossibile sostituirlo. Siamo una squadra che ha avuto l’onore di avere Contador nell’ultimo anno di carriera”.
Sul suo progetto volto a far ‘crescere’ nuovi talenti del ciclismo, l’ex corridore ha affermato: “credo che dovremo partire da basi solide e fare bene, sono pronto e determinato a costruire un gruppo di giovani, abbiamo avuto questa idea da tempo con Alberto. Un progetto di ciclismo giovanile è qualcosa di speciale che ti può dare nuovi stimoli, abbiamo 11 ragazzi interessanti e altri 50 dai 7 agli 8 fino ai 18, un progetto che può fare la storia”.
Sul futuro del suo sport preferito, poi Ivan Basso ha rilasciato un commento sulla costante evoluzione del ciclismo: “è in costante miglioramento ci sono basi storiche che lo rendono speciale, è uno sport completamente diverso, che va dalle persone. Non sono le persone che vanno a vedere il ciclismo, questo lo contraddistingue dagli altri sport. Dal punto di vista tecnico è in evoluzione”.
Infine l’ultima battuta sulla sua vittoria più bella Ivan Basso ‘l’ha brucia’ pensando soprattutto a quello che verrà: “guardiamo con fiducia al futuro. Uno sportivo deve guardare avanti, le vittorie restano ed ogni volta che sono in mezzo alla gente ho gratificazione. Bisogna però guardare avanti, le vittorie migliori saranno quelle che cercherò di fare con la mia squadra“.