Christian Prudhomme, direttore del Tour de France pretende dall’UCI un chiarimento rapido sul caso doping che ha coinvolto Chris Froome
Fa ancora scalpore il caso doping che ha coinvolto Chris Froome. Il capitano del team Sky è stato trovato alla Vuelta di Spagna con il doppio del livello di salbutamolo consentito nelle urine. Il britannico soffre da anni di asma e ha utilizzato questo composto ridurre il broncospasmo. Se la positività di Chris Froome fosse confermata, Vincenzo Nibali, capitano della Bahrain Merida, vincerebbe automaticamente la Vuelta di Spagna con Ilunr Zakarin della Katusha Aplecin in seconda posizione e terzo Wilco Kelderman della Sunweb. Inoltre Chris Froome ha intenzione di partecipare al Giro d’Italia, edizione numero 101, e in questi giorni si è allenato a Maiorca insieme a tutta la squadra. Il rischio della sua non partecipazione alla grande corsa italiana è elevato, ma i tempi dell’UCI e della WADA devono essere stretti. Intanto Christian Prudhomme, direttore del Tour de France ha analizzato questo delicato caso, come riportato dalla Gazzetta dello Sport:
“che la situazione si chiarisca presto, noi vogliamo uscire dall’oscurità e ambiguità. Ovviamente vogliamo un’indagine condotta in tempi rapidi, che non duri per mesi e mesi. Quindi chiediamo all’Uci una risposta il prima possibile”.