Franco Morbidelli tra sacrifici e soddisfazioni: mamma Cristina racconta il neo campione del mondo di Moto2
Una vittoria strepitosa! Franco Morbidelli ha riportato in Italia il titolo Mondiale col suo trionfo in Moto2. Il giovane pilota della Marc VDS ha potuto gestire con tranquillità la gara di domenica a Sepang dato l’infortunio di Tom Luthi durante le qualifiche di sabato che lo ha mandato ko e non gli ha permesso di scendere in pista.
Morbidelli ha ammesso che, da buon sportivo, avrebbe preferito sfidare in pista il suo diretto rivale, ma il titolo è più che meritato data la splendida stagione del “Morbido”. Babbucce in festa per Franco che però al suo rientro a casa ha pensato solo a dormire data la stanchezza, i tanti viaggi e il fuso orario. Gioia immensa per mamma Cristina, colei dalla quale il pilota campione del mondo di Moto2 ha ereditato il sangue brasiliano: “un anno fa è andato ad abitare a Tavullia con la fidanzata, ma ogni tanto passa di qui. Un paio di mesi fa è venuto a salutarmi e abbiamo fatto una foto insieme. Se guardo le gare di moto? Certo, mi piacciono molto“, ha raccontato al Corriere dello Sport.
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“Diversamente da suo padre, gli ho sempre messo i bastoni tra le ruote. Gli dicevo che il motociclismo era uno sport egoistico, vinci o perdi solo tu. In realtà, Franco ha trovato la sua squadra, la VR46 Riders Academy, e a Babbucce una famiglia. Ho dovuto rimangiarmi le parole. Ma io spero di avergli trasmesso la serenità. Gli dico sempre di evitare le “pippe mentali”, di non programmare e pensare alla sua vita giorno per giorno. Suo padre gli ha dato la professionalità e Franco ha fatto una sintesi di queste due cose. L’amore per lo sport glielo abbiamo passato entrambi, io facevo atletica, la 4x40o a livello amatoriale. E a mio figlio piaceva cimentarsi anche con il calcio, ricordo che quando siamo andati in Brasile giocava a piedi scalzi con gli altri ragazzini. Ma il merito di questo Mondiale è suo, è lui che ha fatto i sacri?ci, era lui che si svegliava al mattino alle 6, dopo essere tornato alle 4 da una gara, mettiamo a Valencia, e prendeva il bus per andare a scuola, all’ltis di Urbino“, ha continuato mamma Cristina.
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“Intanto i capelli al “Morbido” glieli taglio io. Non ho la tivu perché mi disturba, le gare dl mio ?glio le guardo sul tablet, oppure a casa dei miei vicini quando mi invitano. La mattina che ha vinto il Mondiale nemmeno lo sapevo, gli amici di Franco mi avevano invitato al bar di Rossi, a Tavullia, per guardare insieme la gara, ma non ci sono andata perché non volevo piangere davanti a tutti. L’ho saputo quando sono andata a far colazione al bar dei gemelli, a Borgo Santa Maria: allora mi sono fatta un bel pianto liberatorio e loro mi hanno offerto il caffè“, ha aggiunto.