Cessione Milan, il giornalista del NYT svela: “Yonghong Li? Che imbarazzo dalle autorità italiane, ecco perché”

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Cessione Milan che continua a far discutere, il giornalista del New York Times alza un altro polverone intorno a Yonghong Li

Yonghong Li, Milan
Ufficio Stampa AC Milan/Buzzi –

Un’inchiesta che ha fatto discutere il mondo intero e che getta nuove ombre su Yonghong Li, proprietario del Milan. Sono realmente sue le miniera cinesi da lui dichiarate? Secondo il New York Times no (clicca qui per il reportage completo). E la Gazzetta dello Sport ha intervistato il giornalista che ha portato avanti l’inchiesta, che ha svelato alcune verità clamorose. Ecco le sue parole:

“Per diversi mesi, in Cina e altre parti del mondo. Abbiamo tentato di parlare con molte persone, il maggior numero possibile. Quasi nessuno aveva sentito parlare di Li Yonghong in Cina. Ci hanno fatto chiedere come una figura del genere potesse stare dietro l’acquisto di un club così famoso. Non sappiamo esattamente che relazione ha Li Yonghong dietro le quinte ma i miei colleghi in Cina non hanno trovato prove che sia il proprietario di Guangdong Lion, la società che controlla le miniere. Le autorità italiane e alcuni advisor hanno fatto controlli su Li. Se il NYT ha ragione, perché l’accordo è stato approvato? Dovete chiederlo a loro. Per me erano necessari più esami. Per come è la vicenda, sembra possa concludersi con un imbarazzo per le autorità del calcio italiano. Se fossi un tifoso del Milan, vorrei sapere chi possiede il club. Dovrebbe essere chiaro. Il prezzo è stato molto alto e gli alti interessi con Elliott sono una bomba pronta a esplodere per la proprietà. Non vedo come il Milan potrà pagare il suo debito con il flusso di cassa attuale”.

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