Li chiamavano il duo di Oleggio: Alessandro Proni racconta…

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Il ciclismo, come tutti gli sport, ha i suoi lati positivi e negativi, ma una delle cose più belle che riesce a creare il mondo delle due ruote è l’amicizia tra rivali

Alessandro Proni (ex ciclista professionista su strada)  ci racconta della sua amicizia con un grandissimo corridore e delle sue emozioni nel vedere oggi l’amico vincere.

Nel 2000 feci una gara a Collodi, da juniores, dove venni battuto in volata da un certo Visconti.  Lì ho conosciuto Giovanni e la bella persona che è. Lui è di una simpatia unica, come lo poteva essere Scarponi. Durante le corse Giovanni è molto serio, come è giusto che sia; visto che il ciclismo è uno sport che richiede concentrazione. Però, quando ci stai insieme, nella vita di tutti i giorni, ti fa morì da ridere.”

Le strade di Giovanni e Alessandro si incrociano definitivamente quando, nel 2007, una volta che Proni divenne un ciclista professionista, entrambi si ritrovarono nella stessa squadra, ovvero: la Quick Step.

Il direttore sportivo della Quick Step ci chiamava il duo di Oleggio. Ridevamo e scherzavamo sempre, tutt’ora lo facciamo. Eravamo considerati due pazzi, nel senso simpatico della parola. Quando corri per tanto tempo e stai fuori casa, per stare bene e fare bene, è importante che ci sia un buon clima all’interno della squadra.

La carriera da ciclista professionista di Alessandro Proni  finì nel 2013. Quindi, iniziò a dedicarsi alla biomeccanica applicata al ciclismo e ad allenamenti personalizzati per atleti professionisti ed amatori. Chiaramente, Alessandro continua a seguire il Ciclismo e, in particolare, l’amico ed ex compagno di squadra: Giovanni Visconti.  Quando da ex ciclista professionista vedi un amico trionfare, un oggetto freddo come un cellulare si trasforma in un trasmettitore di emozioni…

Quando Giovanni ha vinto quest’anno al Giro dell’Emilia, mi sono commosso. L’arrivo penso di non averlo visto, sono scoppiato in lacrime. Ero con mia moglie in uno stadio di atletica a vedere mia figlia, guardavo la corsa attraverso il cellulare e mi sono emozionato tantissimo. Ho immaginato quello che provava in quel periodo, era da diverso tempo che non vinceva, era sempre lì per lì per farcela, ma questo non succedeva, come è successo al Giro e alla Vuelta. Sembrava quasi una maledizione che, però, è riuscito a sconfiggere vincendo il Giro dell’Emilia, una delle mie corse preferite, dove gli ultimi due chilometri, in salita, sono soltanto emozioni pure”.

Giovanni Visconti fa parte, dal 2017, della Bahrain Merida, una squadra creata per Vincenzo Nibali, che ha dato i suoi frutti già dal primo anno. Questo è il parere di Alessandro Proni sulla squadra araba:

 “Il team è formato da ottimi corridori che, guidati bene, sanno dare il meglio. Questo si è visto nel finale di stagione con Giovanni, Vincenzo e tutti gli altri ragazzi. Quando hai in squadra Nibali, che lo posso considerare come il Messi del ciclismo, c’è molta probabilita di vittoria e, soprattutto, c’è un greande gioco di squadra. Come quello tra Nibali e Visconti al Giro dell’Emilia o come quello, anche se non vi è stata una vittoria, alle tre Valli Varesine, dove Giovanni è andato davvero forte. Sicuramente avrebbe potuto conquistare una bellissima vittoria, ma si era messo a disposizione per aiutare Vincenzo come, poi, lo Squalo dello Stretto ha fatto per Giovanni al Giro dell’Emilia. In una squadra come questa, se le cose andranno per il verso giusto, si potranno avere ulteriori soddisfazioni”.

Nonostante Alessandro Proni non sia più un Ciclista professionista, dalle sue parole traspare tutto l’amore e la passione per questo sport. Con simpatia, semplicità e genuina emozione, Alessandro ci ha raccontato, ancora una volta, come nel Ciclismo rivalità, amicizia e vita reale si intrecciano indissolubilmente.

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