E’ morto il Re, evviva il Re: basta dinosauri in FIGC! Da Carraro a Galliani, i tentacoli della vecchia politica

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Basta dinosauri, l’Italia ha bisogno di rinnovamento: dopo l’addio di Tavecchio, la vecchia politica del pallone prova a mettere i tentacoli intorno alla poltrona di presidente della FIGC

Adriano Galliani
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Ha provato a tutti i costi a rimanere saldo sulla sua poltrona, ma questa volta non ce l’ha fatta. Non ingannino le dimissioni e le quasi lacrime al termine di una conferenza stampa delirante (clicca qui), perché Carlo Tavecchio ha lasciato la carica di presidente della Figc solo perché non aveva più i numeri per governare (clicca qui). Il resto è tutta una messa in scena – mal riuscita – da parte di uno dei massimi esponenti della vecchia politica. Quella che oggi piange per la morte del suo Re, ma che è già al lavoro per incoronare un altro di Re. Perché i tentacoli della classe dirigenziale che ha portato l’Italia calcistica al fallimento sono già in movimento, pronti ad aggrapparsi a quella poltrona tanto ambiata. Franco Carraro e Adriano Galliani, sono loro i nomi che fanno ‘gola’ a quello schieramento che di rinnovamento non riesce proprio a sentir parlare. Paolo Maldini, Roberto Baggio, Andrea Abodi, Demetrio Albertini? “Non provateci nemmeno!”. Ma guai a cadere in questo errore, sarebbe il colpo di grazia di un movimento ormai in coma. Di Re da incoronare l’Italia non ne ha più bisogno. Così come di tutta la vecchia classe dirigenziale.

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