La protesta dello sport americano contro Donald Trump continua: questa volta è Kobe Bryant a scendere in campo con un duro messaggio contro il Presidente USA
La protesta dello sport americano contro Donald Trump continua. Dopo NFL, MLB e WNBA, con l’inizio della preseason anche l’NBA si è schierata contro il Presidente americano, non solo con le parole (come fatto in tempi non sospetti da Curry e LeBron) ma anche con i fatti. Nonostante in NBA ci sia una regola che vieti di inginocchiarsi durante l’inno, diverse franchigie si sono ‘incatenate’, con i giocatori in piedi con le braccia incrociate gli uni con gli altri, durante l’inno. Un gesto di protesta che avrebbe approvato anche Kobe Bryant se fosse stato in campo, anzi stando a quanto dichiarato ad ESPN, il ‘Black Mamba’ si sarebbe addirittura inginocchiato.
“Trump dovrebbe concentrarsi sul servire e non sul guidare“, ha spiegato Kobe Bryant che qualche giorno fa aveva rilasciato un altro tweet polemico dichiarando che “un Presidente degli Stati Uniti d’America le cui parole ispirano dissenso e odio non può sicuramente rendere l’America grande ancora“.
A #POTUS whose name alone creates division and anger. Whose words inspire dissension and hatred can’t possibly “Make America Great Again”
— Kobe Bryant (@kobebryant) 23 settembre 2017
