Vincenzo Nibali pronto a dare spettacolo a Il Lombardia, la classica delle foglie morte. Il capitano della Bahrain Merida svela particolari interessanti della corsa italiana
Il Lombardia è una corsa molto difficile da decifrare con molte insidie lungo tutto il percorso soprattutto sulla salita del Ghisallo, 754 metri con pendenze fino al 14%. Questa salita è solo la prima insidia per i corridori perchè qualche chilometro dopo si salirà sul Muro di Sormano, (2 chilometri al 15% di pendenza). La salita è stretta e ripida con tornanti strettissimi e con pendenze che attorno ai 1000 m di percorrenza superano il 25% fino a sfiorare il 30%.
Vincenzo Nibali è il candidato numero uno alla vittoria. Il capitano della Bahrain Merida è in piena forma e lo ha dimostrato sia al Giro dell’Emilia che alla Tre Valli Varesine. Il messinese ha analizzato il percorso paragonandolo alla Liegi-Bastogne-Liegi: “Il Lombardia è così. Se è più duro della Liegi? Alla fine, credo di sì. Il Muro di Sormano alla Liegi non lo trovi. E neppure il Civiglio salendo da Brunate – ha dichiarato Vincenzo Nibali come riportato da La Gazzetta dello Sport –. Io sto bene, ma gli avversari sono agguerriti. Servirà una giornata perfetta. In questa gara ne ho passate tante, successo di due anni fa a parte. Un anno il percorso non era troppo adatto a me, e cercai una fuga da lontanissimo. Invece nel 2012, l’anno della prima delle due vittorie di Purito Rodriguez, stavo benissimo e mi sentivo di potere fare qualcosa di grande. Però caddi e addio sogni di gloria. Sembra che quando si arriva al Lombardia in pochi si possano giocare il successo, invece secondo me, soprattutto quest’anno, stanno bene in tanti”.