Toto Wolff non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia, e sottolinea come l’atteggiamento della Mercedes non cambierà nelle ultime gare
Momento molto positivo per la Mercedes che, già ad Austin, potrebbe centrare l’accoppiata di titoli portando a casa sia quello piloti che quello Costruttori. L’impresa non sarà facile ma, grazie all’exploit di Suzuka, l’obiettivo è quantomeno vicino.
Toto Wolff però non vuole abbassare la concentrazione, sottolineando come l’aritmetica non abbia chiuso i giochi: “ci sono aspetti che dopo sedici Gran Premi dobbiamo ancora capire – le parole di Wolff riportate da Motorsport.com – è stato incoraggiante vedere che con le supersoft a Suzuka in gara eravamo la monoposto più veloce, ma non sappiamo il perché. Solitamente con il caldo soffriamo molto di più, ma non possiamo neanche contare che qualcuno dall’alto ci mandi sempre nuvole e freddo. Abbiamo analizzato molto quanto è accaduto in Malesia, dopo la gara è stato deciso di cambiare il setup della monoposto, e appena arrivati a Suzuka abbiamo visto che centravamo la finestra di utilizzo degli pneumatici. Ovviamente è stato fatto anche un lavoro di adattamento al tracciato, che ha un layout ed un asfalto differente, ma comunque tutte le scelte sono andate nella giusta direzione. Guardando la classifica di campionato la prima sensazione per noi è decisamente positiva, ma non cambieremo nulla. Cinquantanove punti di vantaggio sono tanti se tutto procede senza sorprese. Ma sappiamo quanto terreno ha perso Sebastian in pochissimo tempo, in questo sport c’è sempre un aspetto di imprevedibilità che non ti consente di abbassare la guardia“.
Per quanto riguarda la Ferrari, Wolff sottolinea: “la crescita tecnica confermata dalla Ferrari dal 2016 al 2017 è stata eccezionale. Uno sviluppo impressionante, e forse il momento attuale fa parte di questa crescita. Anche noi abbiamo avuto in passato momenti difficili con i nostri piloti, e credo di sapere come ci si sente in questi casi. In quanto alla Red Bull, sento sempre ripetere che non hanno a disposizione la modalità ‘qualifica’ della loro power unit. Personalmente credo che quando si progetta un motore si cerca di tenere ben presente a cosa dovrà servire, considerando la gara ma anche la qualifica. Mi sembra una semplificazione dire che è solo una questione di cavalli, così come sottolineare che quel telaio è il migliore di tutti. Credo che sia tutto molto più complesso“.