La decisione dei commissari di non prendere provvedimenti nei confronti di Verstappen, ha fatto notevolmente arrabbiare Wolff
Dopo la penalizzazione subita ad Austin, Max Verstappen questa volta se la cava, tenendosi stretta la seconda posizione nella griglia di partenza del Gp del Messico.
Messo sotto investigazione per aver ostacolato Bottas durante il suo giro veloce, i commissari hanno deciso di non prendere ulteriori provvedimenti, spiegandolo in un preciso comunicato. “I commissari hanno analizzato l’episodio grazie a differenti riprese video, ascoltando anche i colloqui via-radio della monoposto numero 33 (Verstappen) e il parere dei due piloti coinvolti. Il pilota della monoposto numero 33 era a conoscenza dell’arrivo alle sue spalle della vettura numero 77 (Bottas) lanciato nel suo giro veloce. La monoposto numero 33 ha lasciato libera la traiettoria all’uscita della curva 12, per evitare di ostacolare la 77, e pur procedendo molto lentamene, i Commissari non hanno riscontrato un impedimento“.
Una scelta che ha mandato su tutte le furie Wolff: “diciamo che gli ultimi sette giorni non sono stati i più gloriosi se vediamo le scelte fatte. Considerando le circostanze – le parole di Wolff riportate da Motorsport.com – sono molto contento dei progressi che abbiamo fatto rispetto a Budapest e Singapore. Abbiamo capito meglio la monoposto ed anche il funzionamento delle gomme. E’ stato fatto un lavoro in vista della gara cercando di prevenire le problematiche di raffreddamento di motore e freni, che sarà un incognita per tutti. Avremo dei margini di sicurezza su questo fronte. Temevamo sia Ferrari sia Red Bull, ma dopo la FP3 qualche speranza di arrivare in prima fila c’era.
Gli obiettivi che ci siamo posti sono comunque altri. L’ottimo long-run completato da Lewis venerdì ci fa ben sperare in vista della gara, ma chiaramente non siamo molto soddisfatti visto che abbiamo le nostre due monoposto in seconda fila. Non ho dubbi sulle capacità di recupero di Valtteri e credo che oggi abbia dimostrato di essere tornato sui suoi livelli. Alla fine si tratta solo di riuscire a gestire gli pneumatici nel modo migliore“.