Il team Bahrain Merida visita lo stabilimento di Farra di Soligo. Le proteine del latte sono le protagoniste di una dieta sana per un ciclista di livello internazionale
Latteria Soligo, cooperativa con oltre 200 soci produttori tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, una delle più antiche imprese del settore lattiero-caseario italiano con una storia lunga più di 130 anni, da oltre un decennio ha trovato formidabili ambasciatori nel mondo delle due ruote: campioni del calibro di Peter Sagan, Alberto Contador, Vincenzo Nibali, al servizio di grandi team internazionali che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale, come Liquigas, Cannondale, Tinkoff Saxo e oggi Bahrain Merida. Molto più che uno sponsor ma un vero alleato, Soligo ha messo in campo carburante d’eccellenza per integrare le diete degli atleti nelle gare a tappe del Grand Tour mondiale.
Solo in occasione dell’ultimo Giro d’Italia, Latteria Soligo ha fornito al team di Nibali e Pellizzotti, il Bahrain Merida, 75 litri di latte, 291 chilogrammi di formaggi (i DOP del Veneto come Casatella Trevigiana e poi 50 kg di Grana Padano, un quintale e mezzo di mozzarelle STG), 228 litri di drink Vivilat (un drink probiotico nato dall’esperienza di affiancamento Soligo nelle gare sportive), ma anche 58 litri di Fratino (il brik della tradizionale merenda latte e cioccolato che ha fatto la storia aziendale). In tutto quasi 800 kg di latte e derivati in 23 giorni di competizione. Un affiancamento che è durato anche al Tour e alla Vuelta.
“L’alimentazione è un aspetto fondamentale della vita di qualsiasi atleta – afferma l’head coah Paolo Slongo – Per questo continuiamo ad affidarci ad un partner come Latteria Soligo, che ci garantisce prodotti di altissima qualità e sicurezza alimentare e che, oltretutto, ci fornisce in occasione delle gare un furgone per la conservazione degli alimenti, grazie al quale possiamo approvvigionare i nostri atleti. Latteria Soligo, infine, rappresenta uno dei nostri punti fermi nella scelta di standardizzare la dieta dei nostri corridori, che in qualsiasi parte del mondo gareggino, possono contare su prodotti che conosciamo e di cui apprezziamo le proprietà nutrizionali”.