Vuelta di Spagna, Froome sbruffone nelle dichiarazioni post tappa mentre Nibali resta umile con i piedi per terra. E quel simpatico retroscena di Villella…

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Vuelta di Spagna, ecco le dichiarazioni dei protagonisti dopo la 14ª tappa della corsa iberica

FroomeNibali. NibaliFroome. E’ il duello più spettacolare degli ultimi anni in una grande corsa a tappe, che promette grande spettacolo anche in vista del prossimo Tour de France nel 2018. Due corridori straordinari che si affrontano per aggiungere un ulteriore prestigioso tassello ad un palmares in entrambi i casi già straordinario, seppur certamente più completo nel caso di Nibali che ha già vinto tutte le grandi corse a tappe (e non solo) a differenza di Froome, fino ad oggi vincente soltanto al Tour (seppur 4 volte).

In questa Vuelta di Spagna, lo Squalo dello Stretto è l’unico avversario per il britannico: adesso ha 55” di ritardo in classifica generale. Tre giorni fa erano 24 in più, nelle ultime tappe ha sempre rosicchiato qualcosa ed è sembrato il più brillante per le condizioni fisiche e atletiche.

Esclusa la lunga cronometro di martedì, favorevole a Froome, e la passerella finale di Madrid domenica prossima, ci sono ancora 4 dure tappe di montagna utili allo Squalo per recuperare terreno e indossare la maglia rossa – appunto – a Madrid. Ma Nibali si mantiene umile, nonostante l’ottimo terzo posto di oggi sul traguardo della 14ª tappa. “oggi abbiamo passato una buona giornata, abbastanza difficile” ha detto nelle interviste dopo l’arrivo. “Sapevo che non era facile, ma nel finale stavo bene e ci ho provato. Nell’ultima salita si poteva provare qualcosa di diverso, anche l’Astana ha lavorato molto bene come Alberto. Io quando sono scattato cercavo un po’ di collaborazione da parte sua, però quando tutti andiamo al massimo è difficile. Tutti stiamo andando forte, eravamo tutti quasi al limite. La mia condizione è buona, cerco di rimanere con i piedi per terra. Froome è un grandissimo avversario, è forte lui e ha una grande squadra che lo supporta. Non sarà facile ma ci sono ancora tante tappe molto difficili da affrontare quindi andiamo un passo alla volta. Domani faremo del nostro meglio per isolarlo e poi per cercare di attaccarlo, la tappa sarà davvero dura e il percorso avrà salite lunghe, che io preferisco“.

Froome ha risposto a distanza, ostentando grande sicurezza: “credo che alla fine oggi sia stata una tappa fantastica per noi. I miei compagni non sono stati mai nervosi quando ci hanno attaccato gli altri, prima Chaves, poi Contador e infine Nibali. Non siamo mai andati nel panico. Siamo rimasti tutti insieme, abbiamo trovato un buon passo e penso che possiamo essere felici di quello che abbiamo fatto, anche considerando che domani è un giorno molto difficile con un finale ancora più duro di oggi. Abbiamo corso con la testa a domani, non vediamo l’ora che arrivi quest’altra tappa. Penso che siamo stati in grado di salvare le nostre gambe, lavorando meno perchè altre squadre hanno voluto alzare il ritmo in gruppo. Domani speriamo in un’altra grande azione“.

Anche Miguel Angel Lopez ha promesso battaglia per domani: il giovane talento colombiano ha ringraziato i compagni di squadra per il duro lavoro, e ha assicurato che sarà tra i protagonisti anche domani. La maglia a pois Davide Villella, invece, ha svelato un simpatico retroscena. “Ho un ottimo consigliere per riuscire a portare questa maglia fino a Madrid. Sulla salita finale siamo andati piano piano con Simon Clarke, e abbiamo parlato tanto. Lui l’ha vinta nel 2012 e mi ha spiegato come fare per difenderla fino alla fine“.

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