Vuelta di Spagna, l’Angliru conclude la corsa “vera”: domani a Madrid sarà solo una passerella. Froome vince e centra una storica doppietta, Nibali dimostra un cuore enorme resta secondo e adesso può suonare la “decima”
E’ stato un Angliru da batticuore nell’ultima tappa (vera) della Vuelta di Spagna 2017, prima della passerella conclusiva di domani a Parigi: Vincenzo Nibali non ce l’ha fatta a sfilare la maglia rossa dalle spalle di Chris Froome, che vince la corsa centrando una storica doppietta Tour-Vuelta mai riuscita prima a nessuno nel ciclismo moderno. Dopo tre secondi posti (2011, 2012 e 2016), Froome centra il successo in Spagna e adesso al suo palmares manca soltanto il Giro d’Italia. Chissà che non ci proverà nel 2018 o nel 2019…
Intanto oggi l’Angliru stata la salita dei gregari: Wout Poels per Froome, Franco Pellizotti per Nibali. Nel grande giorno di Alberto Contador, che ha dato l’ultimo colpo di pistola vincendo una tappa storica e domani si ritirerà concludendo una carriera gloriosa ed emozionante, Froome è arrivato sul traguardo terzo con 17” di ritardo dal “Pistolero”, preceduto con lo stesso tempo proprio dal suo compagno di squadra. Quarto il russo Ilnur Zakarin, che conquista così il 3° gradino del podio di Madrid dietro Froome e Nibali: dopo il 5° posto al Giro d’Italia 2016, è un’importante conferma per le corse a tappe.
Dietro Zakarin, in cima all’Angliru ecco Pellizotti 5° e Nibali 6° con 51” di ritardo da Contador e 34” di ritardo da Froome e Poels. Nibali, così, chiude la Vuelta al secondo posto, scortato dal suo miglior gregario nella nuova squadra. Lo stesso Pellizotti già al giro d’Italia era stato straordinario per lo Squalo, che conclude la stagione delle grandi corse a tappe con due podi importantissimi: adesso può suonare la “decima”. Lo Squalo, infatti, domani a Madrid salirà per la decima volta su un podio di una grande corsa a tappe: ne ha vinte 4 (due volte il Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016, il Tour de France nel 2014 e la Vuelta di Spagna nel 2010), ma è anche arrivato tre volte secondo (alla Vuelta nel 2013 e in questo 2017, e al Giro d’Italia nel 2011) e tre volte terzo (al Giro d’Italia nel 2013 e in questo 2017, al Tour de France nel 2012). Oggi Nibali ha resistito con il cuore, dopo la scivolata sull’ultima discesa e una bici sgangherata, ha provato a fare la corsa dura e alla fine è arrivato comunque sesto sul traguardo. E il duello con Froome si rinnoverà al prossimo Tour de France!
Bravissimo, tra gli italiani dell’Angliru, anche Gianni Moscon che è arrivato 13° con 3′ e 16” di ritardo da Contador: era alla sua prima grande corsa a tappe, da giovanissimo, ha lavorato da gregario per Froome e ha dimostrato che rappresenta il futuro del ciclismo italiano anche per Giro, Tour e Vuelta. Davvero impressionante!
In classifica generale, Contador rimane per un soffio (appena 20”) fuori dal podio. Sesto il gregario di Froome Wout Poels, a testimonianza di quanto sia netto lo strapotere del Team Sky. Alla deriva Fabio Aru, che dopo il 5° posto del Tour de France oggi è andato in crisi perdendo oltre 15 minuti, finendo così fuori classifica.
Una menzione speciale per Davide Villella, che ha vinto la classifica di miglior scalatore e porta a casa una maglia a pois ottenuta con grande intelligenza. Domani a Madrid l’altro azzurro, Matteo Trentin, proverà a vincere la classifica a punti della maglia verde che verrà indossata da Nibali, momentaneamente secondo. Trentin per conquistarla deve recuperare un solo punto dallo Squalo ma ben 26 da Froome. Può farcela solo vincendo la tappa.