Alberto Contador vince la sua ultima tappa in montagna alla Vuelta di Spagna. Il Pistolero entra nella leggenda dell’Angliru
Tutti i corridori e i tifosi conoscono la leggenda dell’Angliru. Una montagna epica con pendenze mostruose da affrontare e con picchi davvero difficili da superare. Alberto Contador per la seconda volta conquista la vetta più dura della Vuelta di Spagna e si colloca nell’Olimpo degli dei del ciclismo. Probabilmente questo trionfo del corridore della Trek Segafredo ha superato la bellissima vittoria di Fuente Dé nel 2012.
Alberto Contador ha raccontato le emozioni provate sul traguardo dell’Angliru: “ho dato tutto e non poteva esserci finale più bello di questo – ha dichiarato il capitano della Trek Segafredo come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Volevo salutare il mio pubblico in questo modo. È l’addio ideale. Era complicato pianificare un momento migliore. Questo buon sapore in bocca me lo porterò con me per sempre”.
Alberto Contador però non è riuscito a centrare il podio. Ilnur Zakarin della Katusha Alpecin ha un margine di 20″ sul Pistolero. Il russo è riuscito nei chilometri finali a recuperare lo svantaggio accumulato e superare in classifica generale Wilko Kelderman della Sunweb e resistere all’attacco di Alberto Contador. Il ciclista della Trek Segafredo tra andare a podio e vincere la tappa ha scelto la seconda: “volevo vincere, ho vinto. Però, quest’ultimo successo, più che per me è per la gente. Si ricorderanno di una tappa mitica, di un’ultima battaglia da sogno – ha proseguito -. È stato complicato. Appena provavo ad alzarmi sui pedali la ruota dietro pattinava tantissimo. E nel perdere la pedalata erano fitte bestiali ai muscoli, coltellate. Così ho dovuta farla tutta da seduto”.
Oggi a Madrid ci sarà la consueta passerella e tutti gli occhi saranno su Alberto Contador. Mancano un centinaio di chilometri alla conclusione della carriera del Pistolero e sicuramente qualche lacrima di commozione scenderà sicuramente nel volto dello spagnolo e nei tifosi e amanti del ciclismo. Alberto Contador ha raccontato il suo pensiero: “ormai è arrivato il momento di mettere il punto finale alla mia carriera sportiva. Il bello è lasciare quando sei ancora ad alto livello – ha proseguito -. Però a loro starò vicino, cercando di trasmettere il mio modo di pensare il ciclismo, il mio modo di lavorare, di correre”.
E il dopo Contador? Enric Mas, cresciuto nel vivaio della Fondazione Contador, ha scollinato sull’Angliru con lo spagnolo. Il ciclista della Trek Segafredo ha elogiato le potenzialità del corridore: “vedere Enric Mas al mio fianco sull’Angliru è stata una soddisfazione e un orgoglio perché è una ragazzo cresciuto dal primo anno nella mia Fondazione – ha concluso -. Sta già facendo bene e ha il futuro davanti. Potrebbe essere il simbolo del ricambio generazionale”.