MotoGp, Dovizioso spiega la caduta del rivale più temibile: “ecco perchè Marquez è andato giù”

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Andrea Dovizioso parla delle sue qualifiche e delle aspettative per la gara di domani che lo vedrà protagonista sulla pista di Misano per il Gp di San Marino

Dovizioso tra incredulità e soddisfazione spiega la caduta di Marquez – Il tredicesimo appuntamento con il Motomondiale è caratterizzato dall’assenza di Valentino Rossi sul circuito di Misano intitolato a Marco Simoncelli. Le qualifiche vedono in pole position Maverick Vinales. Mentre il Dottore sarà con la gamba fasciata davanti alla tv, i suoi colleghi piloti si sono dati lotta per le qualifiche valide per il Gp di San Marino e della Riviera Romagnola. Seguono al pole man spagnolo sulla griglia di partenza di domani Andrea Dovizioso e Marc Marquez, che però è caduto sul finale. Era rimasto fuori nel Q1 Andrea Iannone, protagonista anche oggi di una prestazione non al top.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Dovizioso tra incredulità e soddisfazione spiega la caduta di Marquez – Il leader del mondiale Andrea Dovizioso ha svelato ai microfoni di Sky MotoGp il suo presentimento per la gara di domani e la sua felicità per il risultato delle qualifiche: “ottimo a dir poco, a Misano non avevo mai fatto una prima fila nella qualifica. Non mi sentivo così bene da pensare di questo tempo, quindi sono molto contento del tempo della qualifica. Abbiamo fatto prove nelle Fp4 con gomme con parecchi giri e non funzionavano quindi eravamo lontani, abbiamo perso un po’ di tempo perchè abbiamo voluto fare la comparazione di due set up ma non ci abbiamo capito niente. Però quando sono partito per la qualifica con la gomma nuova ho capito che potevamo essere veloci e volevo fare un giro buono. Mi è venuto, sono molto contento, oggi era difficile. C’era molto vento, dava molto fastidio, era facile cadere dove è caduto Marquez nel curvone. Non avevo questo feeling nei test, mi sento a mio agio e mi sento bene. In questo circuito Marc è il più veloce, ha qualche decimo in più, è poco, ma questa è la realtà. Anche in altre gare è successo che eravamo così, dipende da come si svolge la gara, possiamo diventare più competitivi noi. Correremo competitivi sull’asciutto, se pioverà vedremo… Con la temperatura dell’asfalto più freddo non farà differenza per noi, mentre sembra che per la Honda cambi. Sembra che domani la condizione meteorologica sarà diversa, quando apriremo gli occhi vedremo come sarà. Otto miliardi di impegni li ho già avuti qui – conclude Dovizioso parlando della serata pre gara che lo attende – stasera relax con gli amici, la mia ragazza e la mia bimba, mangiamo e a letto”. 

LaPresse/Alessandro La Rocca

Il conferenza stampa il pilota Ducati ha poi ammesso: “è sempre bello fare la pole ma non era il mio obiettivo, ero sorpreso di essere secondo perchè prima delle qualifiche non mi sentivo benissimo. Quando ho messo le soft mi sono sentito benissimo e mi trovavo  a mio agio e ho pensato possiamo fare un bel tempo. Il nostro obiettivo era raggiungere le prime due file ma abbiamo fatto meglio. Loro hanno un ottimo passo per la gara ma noi siamo lì a lottare anche se le condizioni domani saranno diverse e dovremo adattarci tutti alla nuova situazione. Io credo che su questa pista la nuova carena funzioni bene, siamo veloci con entrambe e solo una questione di fare una bilancia tra le cose positive e quelle negative. Credo di poter utilizzare al meglio la carena vecchia e quindi abbiamo deciso di lavorare con quella. Le altre Ducati con la nuova carena sono veloci in alcuni punti ed io sono più veloce in altri, quindi credo che abbiamo preso la decisione giusta ed il risultato lo conferma. Non è semplice sapere la competitività di tutti in gara, ognuno ha un approccio diverso Marc è sempre veloce ogni prova, Maverick a volte sì a volte no, io cerco di capire le cose step by step. Non è facile capire come saranno domani. Le condizioni saranno diverse domani sarà freddo e ventoso e dovremo capire se sarà bagnato, chi sarà più pronto alle nuove condizioni vincerà. Per il campionato, come ho detto giovedì è troppo presto per pensarci. Tutti cercheranno di non commettere errori, ma dobbiamo cercare di sfruttare al massimo il weekend. La carena la decideremo giorno dopo giorno, su questa pista s’impenna parecchio e la frenata  è importante”.

LaPresse/Alessandro La Rocca

“Nei test abbiamo capito che ci sono aspetti positivi e negativi per entrambe le carene. Io ho seguito le Ducati con l’altra carena per capire la differenza, perderò in alcuni punti e guadagnerò in altri. Pirro per me in particolare fa un lavoro da test driver  straordinario perchè fa tempi uguali ai nostri ed è importante per questo. Riguardo al coaching  ci stimiamo a vicenda ma lui lavora con Jorge perchè si trova in una situazione completamente nuova e lavora con lui. Dal 2013 quando sono passato alla Ducati avevo chiuso al quarto posto quindi non ero in una brutta situazione. Volevamo tornare indietro però, in una posizione migliore, ci sono voluti parecchi anni e parecchie gare ma volevo questo, per questo abbiamo lottato, è uno dei migliori motivi per cui ora stiamo riuscendo ad ottenere questi risultati insieme. Anno dopo anno abbiamo perso tante gare e incassato secondi di ritardo, ma ciò ha creato un legame forte e quando la moto è migliorata vuoi continuare insieme e quindi ora siamo qui”. 

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