Davide Cassani svela la strategia che la Nazionale azzurra userà per la prova in linea valida per i Mondiali di Bergen
Dopo 24 anni la Norvegia sarà teatro dell’ultimo atto dei Mondiali di ciclismo. Oggi a Bergen scatterà l’ultima prova per questa rassegna iridata e tutti hanno intenzione di vincere la medaglia d’oro. La Repubblica Slovacchia avrà Sagan come stella; l’Italia invece conterà su Colbrelli, Ulissi, Trentin e Viviani; l’Olanda su Dumoulin, la Colombia su Gaviria e Quintana, la Norvegia su Kristoff e Boasson Hagen e la Francia su Alaphilippe.
Sarà un Mondiale molto difficile che potrebbe avere un’importantissima variabile: la pioggia. Infatti a Bergen potrebbe piovere e scombussolare le strategie e cambiare le carte in tavola. Molti corridori adorano la pioggia, mentre altri preferiscono le temperature calde. Ma una cosa è certa: lo spettacolo sarà da padrone in tutti i chilometri della prova in linea del Mondiale di Bergen.
Il CT Davide Cassani ha svelato la strategia da usare in gara: “Elia è nella forma della vita e l’ha dimostrato un mese fa quando ha vinto a Plouay. Però noi per primi cercheremo di evitare la volata, perché ci sono corridori più veloci di noi, come Kristoff, Matthews, Sagan. A metà corsa, deve essere Viviani a dirmi come sta. Perché il Mondiale diventa più duro di Plouay. Lui è uno dei più veloci, va protetto e tutelato. Per la difficoltà del percorso deve essere in grado di capirsi e assumersi le sue responsabilità. Bisogna remare tutti nella stessa direzione – ha dichiarato il commissario tecnico dell’Italia come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Diego stavolta non ha le responsabilità del passato ma ha le gambe. Non ha nulla da perdere. Sonny nel 2014 è stato il mio primo capitano a Ponferrada. Va fortissimo, anche se non piove. Uomo da finale con Moscon e Trentin. Ci muoveremo in sintonia. Una squadra non è un gruppo di persone qualsiasi. Sono persone che hanno fiducia l’uno dell’altro. Con sincerità. Nel testa a testa con i più forti possiamo pagare, ma insieme possiamo centrare il risultato. Ci vorrebbe una medaglia per completare il lavoro iniziato tre anni fa a Ponferrada. Questa è la mia Italia più forte”.
Da ex corridore il CT dell’Italia ha visionato più volte il circuito che sarà teatro di questi Mondiali di Bergen. Ecco l’analisi di Davide Cassani del tracciato norvegese: “sono 3200 metri di dislivello su 267 chilometri. Solo la Milano-Sanremo è più lunga. Qui a ruota si sta benissimo, risparmi 40 watt di potenza. – ha proseguito -. L’azione si può preparare prima della salita di Salmon Hill; la discesa è velocissima e se ti parte qualcuno sono dolori; quei 500 metri in pavé a 4 km dall’arrivo sono pericolosi. Senza un punto chiave, la strategia può fare la differenza, e punteremo molto su questo. Perché all’ultimo giro possono esserci ancora 80 corridori”.
Infine Davide Cassani ha dichiarato quali sono gli avversari più temibili: “il Belgio è la nazionale più forte: sono tutti attaccanti, e non vuole arrivare in volata, come noi, e come la Francia di Alaphilippe. Dovremo lavorare insieme. Attaccherà Boasson Hagen, e Kristoff farà la volata – ha concluso -.Chi cercherà di chiudere su tutti gli attacchi saranno l’Australia di Matthews, l’Olanda di Dumoulin e la Colombia di Gaviria. E Sagan? E Kwiatkowski?”
Prima del via, l’Italia aprirà uno striscione: “Scarpa con noi”. Un messaggio stupendo per ricordare il ciclista scomparso lo scorso aprile mentre si allenava nelle strade di casa per correre il Giro d’Italia. Molti corridori italiani in tutte le gare vinte hanno sempre ricordato la memoria di Michele Scarponi.