Franco Pellizotti correrà il Giro dell’Emilia, corsa italiana valida per la Ciclismo Cup, per scortare Vincenzo Nibali alla vittoria
Franco Pellizotti sarà di scena al Giro dell’Emilia. Il ciclista della Bahrain Merida scorterà Vincenzo Nibali per tutta la gara aiutandolo a vincere la 100ª edizione. In questa stagione il Delfino di Bibione ha aiutato in quasi tutte le corse il capitano della Bahrain Merida e anche in questa occasione non mancherà all’appuntamento. Franco Pellizotti ai nostri microfoni ha analizzato la centesima edizione del Giro dell’Emilia e su chi potrebbe essere l’avversario di Vincenzo Nibali per la conquista della corsa valida per la Ciclismo Cup. Ecco la nostra intervista:
Che tattica userete domani per far vincere Vincenzo Nibali?
“Dovremmo ancora parlare coi direttori sportivi. Io di Giri dell’Emilia ne ho fatti abbastanza e la maggior parte delle volte l’ultima ascesa è stata quella più importante. Siamo una squadra molto competitiva e cercheremo di scortare Vincenzo fino all’arrivo. Il livello dei partecipanti è buono e cercheremo di mettere Vincenzo nelle condizioni migliori. Per quello che ho visto ci sono molti pretendenti alla vittoria come Esteban Chaves che ha gia vinto, Fabio Aru dell’Astana e qualche altro outsider”.
Come si prepara il Giro dell’Emilia?
“Domani sarà un Emilia atipico perché ci sarà maggiore chilometraggio rispetto al solito. È una delle corse più dure del calendario con un finale duro e difficile. Noi abbiamo il compito di far fare meno fatica possibile a Vincenzo e quando sarà l’ora dovremmo essere li e avere una gran gamba. Abbiamo una buona forma e cercheremo di dare il massimo”.
Hai corso una moltitudine di gare in carriera. Qual è la tua corsa preferita?
“Tra le corse di un giorno, la Liegi è quella che mi affascina di più. Dopo c’è Il Lombardia, la Milano-Sanremo che non è una gara adatta a me ma che ha un fascino stupendo. Partire da Milano e giungere a Sanremo è davvero fantasistico. Tra le corse a tappe sicuramente il Giro d’Italia. Il Giro dell’Emilia insieme alla Liegi è una tra le corse più belle e difficili. Non ha il valore della corsa belga, ma il percorso è davvero bello”.
Hai dei rammarichi?
“Non mi piace guadare dove uno può avere sbagliato. È normale vedere l’errore e cercare di non ripeterlo però so di aver fatto il mio massimo e sono contento di averlo fatto”.
In quali altre corse sarai in azione?
“Sarò alle Tre Valli Varesine e a Il Lombardia e poi andrò in ferie”.
Chi è il miglior giovane italiano?
“Secondo me il ciclismo italiano si è risollevato. Attualmente ci sono giovani molto bravi come Gianni Moscon che è un corridore da capire: è molto forte a cronometro, alla Vuelta e alla Roubaix ha fatto davvero bene. Poi c’è Aru che per me è in un’età che si sta ancora scoprendo. Sonny Colbrelli è un corridore che va bene nelle corse miste, Andrea Pasqualon ha dimostrato tanto, Matteo Trentin in questo momento ha fatto il salto di qualità. Penso che come corridori l’Italia si stia rifacendo e possiamo star sereni”.
Un tuo futuro da Ct?
Ride, ndr. “In questo momento penso alla fine della stagione e farò un’altra stagione qui alla Bahrain. Poi penso di restare all’interno della squadra. Vedremo il prossimo anno e in questo momento penso solo a fare il corridore”.