Contador infiamma la Vuelta di Spagna dopo la super-crono: “mi sono rimasti 5 giorni di carriera e non ho nulla da perdere”. Verso un’alleanza con Nibali per attaccare Froome?

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Vuelta di Spagna, ecco le parole di Contador dopo la grande prova nella cronometro di oggi

E’ stata una cronometro straordinaria quella di Alberto Contador, che si è classificato al 5° posto sul traguardo di tappa con 59” di ritardo da Chris Froome, con lo stesso tempo di Zakarin e con 2 soli secondi di ritardo da Nibali. E’ andato veloce come un treno “Il Pistolero” nell’ultima cronometro della sua carriera, dimostrando un’eccellente condizione di forma nonostante le grandi fatiche delle ultime due settimane, in cui ha attaccato ogni giorno senza calcoli e senza particolari strategie. Se non l’avesse fatto, probabilmente oggi in classifica generale sarebbe più vicino a chi lo precede. Ma avremmo visto una Vuelta di Spagna molto più noiosa: ecco perché ad ogni tappa c’è tantissima gente che lo acclama e lo ringrazia per quello che ha regalato negli ultimi anni.

LaPresse/EFE

In classifica generale, infatti, con l’eccellente prestazione odierne, Contador è risalito al 5° posto facendo un balzo di 4 posizioni: adesso ha 4′ e 58” di ritardo da Froome, 3 minuti esatti di ritardo da Nibali, 2′ e 18” di ritardo da Kelderman che è posizionato al terzo posto, e 1′ e 51” di ritardo da Zakarin quarto.

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Ma prima del traguardo finale di Madrid ci sono altre 5 tappe, di cui 4 durissime a partire da domani con un arrivo epico al Monumento dedicato alla Vacca Pasiega. Contador accenderà la corsa con ogni probabilità anche da grandi distanze: il momento chiave sarà con ogni probabilità sul Portillo de Lunada, una salita il cui Gran Premio della Montagna è posizionato a 73km dal traguardo ma subito dopo lo scollinamento inizia una lunghissima discesa molto difficile, tecnica e pericolosa. Finita la discesa, ci saranno in rapida successione le due salite finali, durissime con un percorso da Mountain bike, sul cemento, con strada strettissima, piena di curve e tornanti e con pendenze fino al 31%. E’ la tappa ideale per tentare di attaccare Froome da lontano ed isolarlo.

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Contador ci proverà, e potrebbe farlo insieme a un altro grande campione fantasioso e vincente come Vincenzo Nibali, che ha contenuto il ritardo da Froome a meno di 2 minuti ed è il più brillante del gruppo: anche lui non si accontenterà di salire semplicemente sul podio.

Nelle interviste post-tappa, Contador s’è detto “contento“. “Sono contento – ha dichiarato – ma non molto contento. Sarei stato molto contento se avessi vinto la tappa salendo sul palco, ma sono comunque contento. la cosa che mi motiva maggiormente è che oggi mi sono alzato e le mie gambe non erano ferite. Significa che ho approfittato bene del giorno di riposo, e adesso vediamo cos’è rimasto nell’ultima settimana. Sapevo che era complicato oggi vincere questa tappa, praticamente impossibile visto che era tutta piatta. Credo comunque di aver fatto una buona prova. Ho buone gambe per l’ultima settimana della Vuelta. Adesso dovrò vedere giorno dopo giorno cosa posso ottenere. Mi sono rimasti gli ultimi 5 giorni di carriera professionistica e per quanto riguarda la classifica generale, ho più da vincere che da perdere. Fino a Madrid ogni giorno ci potranno essere delle differenze“. E’ il grido di battaglia di un Pistolero mai domo. Queste differenze proverà a farle dalla distanza, perché non riesce più ad avere la brillantezza di staccare gli altri sulla salita finale e il tempo da recuperare è troppo per sperare di farlo soltanto negli ultimi minuti di salita.

Froome e Kelderman restano due grandi incognite: il primo perché sta andando come un treno da mesi e ha già trionfato al Tour de France, quindi se incappasse in un brutto momento di crisi da qui a Madrid non ci sarebbe da sorprendersi; il secondo perché non ha mai resistito a questi livelli nella terza settimana di un grande giro. Non significa che non ce la possa fare, magari anche a migliorarsi: oggi a crono è andato fortissimo e nelle ultime salite è stato sempre con (o davanti) a Froome e Nibali. Ma sarebbe comunque una rivelazione, quindi oggi chi lo insegue può sperare in un suo cedimento. Anche se a Contador piace vincere per le sue imprese, e non per i crolli altrui.

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