Ciclismo-doping tecnologico, Chris Froome smentisce Vargas: “secondo me non è un problema vero”

SportFair

Chris Froome, leader della classifica della Vuelta di Spagna, smentisce Vargas sull’uso di marchingegni tecnologici per dopare le biciclette

LaPresse/EFE

Dopo le fatiche della Sierra Nevada, salita mitica della Vuelta di Spagna, Chris Froome ha affrontato un argomento molto spinoso: il doping tecnologico. Ieri in Francia, Vargas, noto costruttore di biciclette con i motorini, ha spiegato come l’UCI non riesca a trovare i marchingegni usati da DS, corridori e manager all’interno dei telai delle bici. Il ciclista del team Sky, su questo argomento, ha voluto prendere una clamorosa presa di posizione: “secondo me non è un problema vero. Non credo che ci sia qualcuno in gruppo che usi le ruote con il motorino – ha dichiarato Chris Froome come riportato da La Gazzetta dello Sport -. È una grande cosa che l’Uci controlli, a volte vengono anche due-tre volte al giorno a testare le bici. È un lavoro simile a quello che viene fatto a livello antidoping. Non credo che in gruppo esistano”.

Condividi