Davide Cimolai, ciclista della FDJ, considera l’Italia il più forte roster dei Mondiali che si disputeranno a Bergen in Norvegia, ma non vincerà la maglia iridata
Davide Cimolai, ciclista della FDJ, in questa stagione ha dimostrato di esser un valido velocista: ha vinto la 1ª tappa della Volta Ciclista a Catalunya e aiutato il suo capitano Armaud Demare in tutte le volate al Tour de France. Il corridore della squadra transalpina ai microfoni di Sport Fair ha parlato della sua stagione, della sua esperienza al Tour de France, del rapporto con Thibaut Pinot e Aranud Demare e del mondiale di Bergen.
Cosa ricordi della vittoria alla Volta a Cataluya?
“È stata una bella vittoria. È sempre bello vincere. È una corsa WorldTour che avevo già vinto ed è stata la ciliegina sulla torta di quest’anno”.
Come reputi la stagione fin qui?
“Questa è la stagione più bella che abbia mai corso. Sarà per gli stimoli della nuova squadra, sarà che mi trovo davvero bene qui. Ho fatto un inizio di stagione bellissimo e ho centrato il mio secondo obiettivo: quello di fare un buon Tour de France”.
Correre il Tour de France è un sogno. Quale stimolo dà questa gara?
“Il Tour de France è la corsa più importante del mondo. È una corsa in cui ci sono i più forti ciclisti al mondo ed è per questo che è la più difficile”.
Che differenza c’è tra la Lampre Merida e la FDJ?
“La differenza principale è il gruppo. Qua si va alle corse felici, entusiasti e c’è molta più professionalità. E questo fa sì che si lavori meglio e i risultati vengono facilmente”.
Che rapporto hai con Thibaut Pinot?
“Con lui ho corso il Tour. È una persona tranquilla, una brava persona”.
E con Arnaud Demare?
“È un ragazzo veramente d’oro. Non penso di conoscere un corridore così bravo al di là dell’aspetto tecnico”.
Il circuito di Bergen è molto difficile. Quale nazione vedi come favorita?
“L’Italia. Penso che sia la squadra più forte lo ha dimostrato all’Europeo. Negli ultimi anni ci manca il leader assoluto. Abbiamo tanti corridori forti, ma ci manca il capitano. Vedo bene Trentin, anche se Sagan quest’anno è veramente forte. Possiamo lottare per il secondo posto. Trentin è ben supportato e potrà fare bene”.
Le corse in Italia danno tanta passione e sospingono i ciclisti azzurri. All’estero come si comporta il pubblico verso i corridori italiani?
“Il pubblico straniero è sempre caloroso ed il ciclismo all’estero è molto più sentito che in Italia. Adesso ho la fortuna di correre per una squadra francese e qui il ciclismo è molto più sentito rispetto al nostro Paese. Ho corso gare minori ma il pubblico era davvero una cosa impressionate. Il pubblico che c’è al Giro d’Italia non è paragonabile a quello del Tour de France”.
Ti aspettavi la vittoria di Chris Froome alla Vuelta di Spagna?
“Mi ha sorpreso. Non pensavo che dopo il Tour riuscisse a vincere la Vuelta. Sono contento per Alberto e sono dispiaciuto per Nibali”.