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Cassani, senti Colbrelli: “l’Italia di quest’anno è più forte di tutti, al Mondiale di Bergen voglio vincere”. E su Nibali alla Vuelta…

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Ciclismo, intervista a Sonny Colbrelli in vista dei GP di Quebec e Montreal con vista sul Mondiale di Bergen

Sonny Colbrelli è un velocista atipico della Bahrain Merida. In questa stagione il corridore italiano ha vinto una tappa alla Parigi-Nizza e la Freccia del Barbante. Per la prima volta, Sonny Colbrelli ha corso il Tour de France facendo un’importante esperienza prestigiosa. E’ un corridore è molto abile e quest’anno sarà molto utile per la prossima stagione. In questo fine settimana, Sonny Colbrelli sarà al GP Quebec e quello di GP Montreal e sfiderà Peter Sagan, campione del mondo in carica che cercherà oltreoceano di vincere la sua 100ª volta in carriera. Un duello che potremmo rivedere a Bergen nel percorso iridato.

Ecco la nostra intervista a Sonny Colbrelli:

Qual è il tuo stato di forma attuale?
“Il mio stato di forma è buono, diciamo non al 100% perché sono appena sceso dall’altura e i benefici si sentiranno più avanti”.

Come ti sei preparato per queste corse in Canada dopo il Tour de France?
“Sono stato dal 2 agosto in altura scendendo per correre Amburgo per poi risalire, scendere per Plouey e fare un’altra settimana fino al giorno della partenza per il Canada”.

Un giudizio a freddo della tua prima esperienza alla Grande Boucle?
“Dicono che è stata dura, ho sofferto il caldo però è stata un’emozione unica che vorrei rifare”.

Adesso due appuntamenti importanti in Canada: tra il GP Quebec e quello di GP Montreal quale è il più adatto alle tue caratteristiche?
“Sì, sono due appuntamenti importanti, sinceramente non so quale è più adatto perché non ho mai corso queste due gare ma vedendo un po’ dalla TV credo mi si addica di più il Quebec”.

Come ti trovi nella nuova squadra e che tipo di bilancio puoi fare per il neo nato Team Bahrain-Merida in questa prima stagione di attività?
“Con la squadra mi trovo bene anche perché ho rinnovato per altre due stagioni con loro. La squadra come primo anno può ritenersi contenta, certo non abbiamo vinto molto però eravamo sempre li protagonisti e poi in questa stagione non ci sono squadre che hanno subito ottenuto un podio a un grande giro e se ci sono sono davvero poche”.

Stai seguendo le performance di Nibali alla Vuelta? Che ne pensi? Può farcela a battere il Super Froome che si ritrova davanti?
“Sì, sto seguendo Nibali e sta disputando una grande vuelta, e già ad ottenere il secondo posto dietro a Froome può essere contento. C’è da dire che il vantaggio di Froome è la squadra davvero forte e lì fa la differenza su tutti”.

L’appuntamento mondiale di Bergen è sempre più vicino: cosa pensi del percorso? Lo conosci? È adatto alle tue caratteristiche? Qual è il tuo obiettivo?
“Il Mondiale è un mio grande obbiettivo e arriverò giusto con la preparazione. Non ho visto il percorso ma l’ho studiato guardando dei video, mi si addice molto e vorrei davvero togliermi una grande soddisfazione”.

Sembra che il ct Cassani voglia puntare su una formazione con varie alternative per il risultato finale: ovviamente ci sei anche tu, ma anche Trentin, Bennati, Viviani e Moscon. Che ne pensi? In caso di arrivo in volata saresti disponibile ad aiutare un velocista puro come Viviani? E loro sarebbero pronti a lavorare per te in caso di una strategia differente?
“Io penso che sia la Nazione più informa di tutte le Nazioni, ci sono corridori che stanno andando fortissimo da Viviani a Trentin a Moscon. Io penso che se la corsa va in una certa maniera tranquilla e arriva in volata bisogna lavorare per Viviani se sta bene, ma se si mettesse in una certa situazione saremo io e Trentin a metterci in mostra come io lo aiuterei, anche loro non si tirerebbero indietro. Sono molto fiducioso di questa nazionale. Farà un gran mondiale”.

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