Vuelta di Spagna, Chris Froome è il più forte: vince anche la tappa, rinforza il primato nella classifica generale e indossa anche la maglia verde della classifica a punti
Chris Froome ha vinto la 9ª tappa della Vuelta di Spagna, l’ultima della prima settimana: domani, infatti, il giorno di riposo segnerà la svolta della corsa, che poi da Martedì entrerà nel vivo con l’inizio delle grandi montagne. Sul traguardo di Cumbre del Sol, Froome ha anticipato di 4” Chaves e di 5” Woods, più staccati Kelderman e Zakarin (a 8”), poi Contador, De La Cruz e Omen a 12”, Roche e Nibali a 14”. Fuori dalla top ten, Fabio Aru a 17”, Tejay Van Garderen e Miguel Angel Lopez a 19”. Più staccati tutti gli altri.
Con questa vittoria, Froome “piglia tutto“: oltre alla tappa, il britannico allunga su tutti gli avversari nella classifica generale e nella classifica combinata (maglia bianca), ma sale al primo posto anche nella classifica a punti e si avvicina anche alla maglia a pois.
In classifica generale, infatti, i distacchi iniziano a farsi più significativi: dietro Froome abbiamo Chaves a 36”, poi Roche a 1′ e 05”, sempre quarto Vincenzo Nibali che però paga 1′ e 17”, seguito da Van Garderen a 1′ e 27”. Sesto lo spagnolo De La Cruz a 1′ e 30”, poi Fabio Aru a 1′ e 33”. I distacchi degli altri si aggirano intorno ai due minuti. Alberto Contador è 13° con un ritardo di 3′ e 32”.
Nella classifica a punti (maglia verde), Froome sale a 55 punti superando Matteo Trentin, fermo a 49. Risale anche Esteban Chaves che con 38 punti si posiziona al 5° posto, superando Vincenzo Nibali che è a quota 37 punti.
Resta leader della classifica di miglior scalatore (maglia a pois) Davide Villella, con 38 punti, ma Froome incalza con 15 punti.
Si conclude così la prima settimana: Froome si è dimostrato il più forte, e la classifica è già abbastanza lunga se consideriamo che non ci sono state montagne vere e proprie. I distacchi di questa Vuelta, molto probabilmente, a Madrid saranno abissali.
Si ripartirà Martedì 29 Agosto da Caravaca, nella Murcia, e inizieranno subito le grandi montagne. Saremo nel profondo Sud del Paese, tra Murcia e Andalusia. Martedì l’arrivo è ideale per le caratteristiche di Nibali e Aru: il traguardo, infatti, è posto a valle, dopo 22km di discesa in picchiata dopo due Gran Premi della Montagna, Alto del Morrón de Totana e Collado Bermejo. Due salite lunghe e non troppo dure, la prima di 6km con il 6% di pendenza media la seconda di 8km con il 6,5% di pendenza media.
Il giorno successivo, Mercoledì 30 Agosto, c’è in programma una delle tappe più dure in assoluto di questa Vuelta: si parte da Lorca, sempre nella Murcia, e si arriva all’Osservatorio Astronomico di Calar Alto, a 2.120 metri di altitudine, in Andalucia. Una tappa lunghissima (188km) con quasi 3.000 metri di dislivello. Prima della salita finale i corridori dovranno scalare l’Alto de Velefique, oltre 13km con una pendenza media del 9%. Discesa veloce e poi la salita finale verso l’Osservatorio: 16km al 6% di pendenza media.
Sarà in queste due tappe che la classifica generale prenderà una definizione più importante. E il rischio del maltempo è incombente. Ci saranno, infatti, violenti temporali soprattutto Mercoledì, nella salita verso l’Osservatorio dove – vista l’altitudine – potrebbe anche nevicare o grandinare. Un elemento molto importante che renderà la corsa ancora più dura.