Vuelta di Spagna, classifica generale stravolta dopo lo show di Nibali: è l’unico rivale di Froome, poi c’è il vuoto

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Vuelta di Spagna, ecco la nuova classifica generale dopo l’arrivo dell’11ª tappa all’Osservatorio Astronomico di Calar Alto: Nibali risale al 2° posto, è l’unico vero rivale di Chris Froome per la vittoria finale

Le grandi montagne sono arrivate e l’11ª tappa della Vuelta di Spagna ha stravolto la corsa, mettendo le cose in chiaro: Froome ha un solo rivale per la vittoria finale di Madrid, e si chiama Vincenzo Nibali.

Dopo il primo arrivo in alta quota ai 2.120 metri di altitudine dell’Osservatorio Astronomico di Calar Alto, infatti, la classifica generale della corsa iberica è stata letteralmente stravolta dallo straordinario lavoro del Team Bahrain-Merida che anche oggi ha infiammato la corsa, dopo l’azione già straordinaria di ieri. Tutti gli italiani della squadra al servizio dello Squalo hanno dato il loro contributo per rendere dura la tappa sin dai primi chilometri con l’impegno di Valerio Agnoli, Antonio Nibali, Giovanni Visconti e soprattutto Franco Pellizzotti, tra i migliori nella salita finale come al Giro d’Italia. La nuova squadra del Campione messinese ancora una volta si dimostra all’altezza della situazione, come abbiamo già più volte avuto modo di sottolineare sin dall’inizio di questa prima stagione del Team Bahrain-Merida (che dopo la tappa di oggi fa un grande balzo in avanti nella classifica a squadre della Vuelta).

Adesso in classifica generale sono piombati fuori dalla top ten i due uomini di punta della BMC, Roche e Van Garderen: hanno quasi 5 minuti di ritardo da Froome. Male anche Chaves, che in una sola tappa ha perso due minuti. Scivola a 3 minuti di ritardo Fabio Aru. Continua a risalire, invece, Alberto Contador che adesso è 9° e senza la crisi di Andorra sarebbe virtualmente sul podio, a cui può ancora comprensibilmente ambire. Grande balzo in avanti di Kelderman che risale al 5° posto. Bene anche il vincitore di giornata, il giovanissimo talento colombiano Miguel Angel Lopez, che ha fatto bene a non attendere Aru in difficoltà e adesso anche in classifica è risalito fino al 10° posto, con poco più di un minuto di ritardo dal suo compagno di squadra. Chi sarà, adesso, il Capitano dell’Astana per la classifica finale?

Ecco la nuova classifica generale:

  1. Chris Froome
  2. Vincenzo Nibali a 1′ e 19”
  3. Esteban Chaves a 2′ e 33”
  4. David De La Cruz a 2′ e 36”
  5. Wilco Kelderman a 2′ e 37”
  6. Ilnur Zakarin a 2′ e 38”
  7. Fabio Aru a 2′ e 57”
  8. Michael Woods a 3′ e 01”
  9. Alberto Contador a 3′ e 55”
  10. Miguel Angel Lopez a 4′ e 11”
  11. Nicolas Roche a 4′ e 45”
  12. Tejay Van Garderen a 4′ e 45”

La sentenza dell’Osservatorio è chiara: c’è un solo uomo che può ambire a sfilare la maglia rossa a Froome nelle prossime tappe, ed è proprio Vincenzo Nibali. Non solo perché adesso è 2° in classifica generale, con un ritardo di poco superiore al minuto (e un vantaggio di quasi un minuto e mezzo sul terzo). Ma perché tra tutti gli avversari di Froome è il più in forma, il più brillante, l’unico con le carte in regola per tentare una grande impresa, in una Vuelta dal livello altissimo. Ed è anche quello che Martedì prossimo nella lunghissima cronometro di Logrogno riuscirà a difendersi meglio dal britannico, viste le caratteristiche di discreto cronoman, incrementando ulteriormente il vantaggio su tutti gli altri inseguitori.

E’ una Vuelta da sballo, con il duello Froome-Nibali che potrebbe essere anche soltanto l’antipasto del grande spettacolo che ci aspetta al Tour de France 2018.

Nibali, intanto, ha già in cassaforte il 10° podio della sua carriera in una grande corsa a tappe (un traguardo storico), ma senza ombra di dubbio non si accontenterà e le proverà tutte per trionfare in maglia rossa a Madrid. Potrà farlo contando anche sulla squadra migliore della Vuelta: i suoi compagni potranno aiutarlo molto, come hanno già fatto negli ultimi giorni. Fari puntati sul Team Bahrain-Merida, quindi, già a partire da domani con la tappa di Antequera, che sembra adatta a nuovi colpi di scena.

A soli 17,5km dall’arrivo, infatti, avremo il Puerto del Torcal, una salita di 7,6km al 7% di pendenza media, con una successiva lunga discesa fin sul traguardo. Sarà il trampolino di lancio ideale per qualche altro attacco dello Squalo, che già da prima potrà fare la corsa dura con la sua squadra visto lo scollinamento del Puerto del León, una salita non durissima (4,9% di pendenza media), ma molto lunga (17,4km, la più lunga della Vuelta fino ad oggi). Il tutto arriverà dopo due giorni di grandi fatiche come ieri e oggi. Ancora una volta ci sarà da divertirsi con lo Squalo che intanto dopo la tappa di oggi è anche al 3° posto della classifica a punti (maglia verde), dietro Trentin e Froome e al 3° posto della classifica combinata (maglia bianca), dietro Froome e Chaves.

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