Cal Crutchlow sempre esilarante e divertente: le sensazioni del britannico della LCR nella conferenza stampa del Gp d’Austria
3, 2, 1, motori… azione! Una pausa di pochissimi giorni e si torna subito in pista. Dopo la lunga pausa estiva la MotoGp non ha tregua. Gp della Repubblica Ceca, test di Brno e adesso pronti per il Gp d’Austria, l’undicesimo appuntamento della stagione 2017. Archiviata la gara ceca, l’astuzia di Marquez col flag to flag e gli errori di Yamaha e Ducati, i piloti adesso sono concentrati per la gara del Red Bull Ring, freschi di importanti novità, positive, testate lunedì a Brno.
Pronto ad un nuovo weekend di gara Cal Crutchlow, reduce da una gara positiva in Repubblica Ceca, dalla quale è uscito un po’ acciaccato a causa della caduta nelle Fp3: “sarà lo stesso per tutti, il meteo sarà il meteo e dovremo adattarci alle situazioni a cui si adatteranno tutti gli altri. A Brno la prestazione è stata positiva, non c’è nemmeno stata una vera lotta con Valentino, mi ha superato e basta, ci riproveremo questo weekend e vedremo come andrà“, ha dichiarato il britannico in conferenza stampa.
“Nel test di lunedì non abbiamo provato nulla di nuovo, avevo ancora un po’ di dolore la caduta nelle libere 3 di Brno e ho preferito riposarmi, colpire il muro nelle Fp3 è stato un dolore abbastanza pesante, mi sentivo ok ma dopo la gara ho preferito non testare, anche perchè non avevamo pezzi nuovi. Abbiamo qualcosa di interessante per questo weekend e vedremo di poterle sfruttare qui in Austria. Stiamo dando del nostro meglio, speriamo di poter continuare così a spingere a gonfie vele, potremo sperare in una seconda fase della stagione positiva come lo è stato per me l’anno scorso“, ha aggiunto Crutchlow prima di rispondere ad una simpaticissima domanda social, ‘se tutti i piloti fossero naufraghi su un’isola deserta chi sopravvivrebbe più a lungo e perchè: “bisogna scegliere chi è più grasso perchè ha riserva di grasso o chi è più aggressivo perchè potrebbe uccidere le atre persone, mi piacerebbe poter dire che sono io ma non ha senso se poi non posso tornare a casa, diciamo che mi piacerebbe essere io a sopravvivere di più“.
