Oltre alla sfida alla testa della corsa, anche quella tra Ocon e Perez pare infinita ed agguerrita: ecco le battute dopo i due incidenti che si sono scambiati i due piloti della Force India
Il dodicesimo appuntamento del campionato di Formula 1 si è caratterizzato per il ritorno delle monoposto su pista dopo la pausa estiva. I motori si sono tornati a scaldare per dare vita ad una gara piena di emozioni sul circuito di Spa-Francorchamps valida per il Gp di Belgio. Con Hamilton davanti a tutti che si siede dunque sul trono di Spa ed un Sebastian Vettel subito dietro, il Gp del Belgio parla Mercedes ma anche Ferrari. Nonostante la penalità inflitta a Raikkonen infatti il pilota della scuderia di Maranello è quarto dietro a Ricciardo.
In tutto il clamore della sfida di testa, nelle retrovie la ‘sfida’ a colpi di incidenti tra Esteban Ocon e Sergio Perez, entrambi piloti della Force India, dà spettacolo. un primo incidente tra i due alla partenza genera il panico, ma anche il secondo a una decina di giri dalla fine fa arrabbiare soprattutto il francese.
Esteban Ocon infatti parla a Sky Sport con rabbia. “Non sono sempre calmo – ha ammesso – oggi non posso esserlo. E’ un pericolo per me, per noi, prima mi ha messo contro il muro alla partenza e non so se lui mi ha visto. La seconda volta poi, così non si può fare, abbiamo perso tanti punti. Spero che la squadra parla con lui ed io parlo con lui da uomo a uomo vorrei dirgli ‘perchè fai queste cose non l’ha mai fatto con altri compagni di squadra’. Non capisco”.
Sergio Perez ha ribattuto alle parole del compagno di squadra così: “innanzitutto mi dispiace tanto per il team, sono molto deluso per la mia prestazione oggi. Per quello che riguarda il primo incidente è stata colpa mia, alzo la mano, non avevo la giusta mappatura al motore in quel momento e sono partito male. Tutti mi stavano venendo addosso alla curva 1 e quando ho visto che erano tutti lontani ho preso la destra con Esteban. Forse ha pensato che l’ho fatto di proposito ma non è così. Nel secondo incidente è stato troppo ottimista (Ocon, n.d.r) ci sarebbe stato il contatto anche con un altro pilota, non è stata una situazione ideale. Credo che se non fossi stato io ma se fosse stato Verstappen o un altro sarebbe stato la stessa cosa. Non c’era spazio per lui l,ì se avesse alzato il piede dal pedale avrebbe fatto una manovra facile. Dopo la rouge credo sia stato troppo aggressivo”.